Elezione del sindaco: si cambia.

Quando manca poco più di un anno alle elezioni amministrative misterbianchesi, a Palermo, sede del Parlamento regionale, sta per essere approvata quasi in sordina la modifica della legge regionale sull’elezione diretta del sindaco. Nei giorni scorsi, infatti, su decisione della conferenza dei capi gruppo, la proposta di modifica è stata già inserita all’ordine del giorno dei lavori dell’Assemblea Regionale Siciliana.

Tutto nasce da un disegno di legge presentato dall’onorevole Turano dell’UDC, da Alice Anselmo del PARTITO DEMOCRATICO, da Giovanni Di Giacinto del MEGAFONO-PSE, da Marco Falcone di FORZA ITALIA, da Giuseppe Picciolo di SICILIA FUTURA, da Giambattista Coltraro di SICILIA DEMOCRATICA e da Vincenzo Fontana del NUOVO CENTRO DESTRA.

Il testo è già stato discusso lo scorso mese nella commissione legislativa competente ed esitato favorevolmente per l’aula all’unanimità dei parlamentari presenti in rappresentanza dei vari gruppi politici (Movimento Cinque Stelle compreso).

Ma cosa prevede il disegno di legge approdato a Sala d’Ercole?
Innanzitutto il ritorno al meccanismo del cosiddetto “trascinamento del voto” ovvero l’estensione al sindaco del voto espresso per la lista collegata, ferma restando la possibilità del voto disgiunto. Come ha dichiarato in commissione l’onorevole Valeria Sudano del Partito Democratico “La modifica introdotta nel 2011 ha creato problemi maggiori di quelli che intendeva risolvere. Il meccanismo del voto confermativo favorisce la formazione di maggioranze di segno politico opposto a quello del sindaco eletto e, pertanto, può comportare instabilità politica.

Il riferimento potrebbe essere a quanto accaduto a Misterbianco con l’ormai noto “ribaltone” del 2014. Anche l’onorevole Panepinto, sempre del Partito Democratico, parlamentare e attuale sindaco di Bivona nonché relatore del disegno di legge, si è dichiarato favorevole “al ripristino dell’effetto trascinamento”. Quindi una decisa volontà del Partito Democratico a modificare nuovamente la legge, considerato che proprio detto partito nel 2011 ha voluto fortemente l’attuale disciplina del voto confermativo, quest’ultima considerata dall’onorevole Nicola D’Agostino una “fonte di incertezza tra gli elettori”. Del resto basti pensare che alle elezioni amministrative misterbianchesi del 2012 sono state registrate 7.707 schede non valide per il sindaco, pari a circa il 30% dei votanti.

Le altre novità della proposta legislativa, di seguito riportate, vengono illustrate nella relazione che accompagna il disegno di legge.
L’articolo 2 prevede, analogamente a quanto previsto nella legge elettorale regionale, l’attribuzione del seggio di consigliere comunale al candidato alla carica di sindaco, non proclamato eletto, che abbia ottenuto il più alto numero di voti.
L’articolo 3 adegua invece la normativa regionale a quella nazionale, prevedendo che ai fini dell’approvazione della mozione di sfiducia nei confronti del sindaco sia necessaria la maggioranza assoluta dei consiglieri comunali e che l’approvazione della medesima mozione determini lo scioglimento del consiglio comunale. La normativa regionale vigente prevede, invece, per l’approvazione della mozione di sfiducia la maggioranza di due terzi dei consiglieri nonché, in caso di approvazione della mozione, la permanenza del consiglio comunale fino a nuove elezioni.
L’articolo 4 adegua la normativa regionale a quella nazionale, prevedendo la cessazione del consiglio comunale in caso di cessazione dalla carica di sindaco nonché la decadenza del sindaco in caso di cessazione del consiglio per qualsiasi causa.
Infine, con l’articolo 5 si prevede una deroga alle vigenti disposizioni legislative regionali al fine di consentire l’istituzione di circoscrizioni, senza oneri a carico del bilancio comunale, nei comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti nei quali siano presenti frazioni con popolazione di almeno 2.000 abitanti (quindi anche a Misterbianco).
Come già detto il disegno di legge è sostenuto da un ampio schieramento trasversale e con molta probabilità sarà approvato dai parlamentari regionali. Staremo a vedere.

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