Acqua. Arrivano le bollette e… sorpresa: l’acqua pubblica costa più della privata
Arrivano le bollette dell’acqua e sono mazzate! Con le modifiche tariffarie approvate dalla giunta Di Guardo, tra conguagli ed eccedenze, le bollette del consumo di fine anno sono mediamente triplicate. Ma si arriva anche a totali di oltre 5-10 volte in più.
Come si spiega tutto ciò? Chi decide le tariffe? Come si arriva a questi totali? Intanto, diversamente da tutte le altre tariffe, quelle dell’acqua non rientrano nella pertinenza del consiglio comunale. Per capire qualcosa dobbiamo risalire al mese di marzo 2015: la giunta municipale adotta la delibera n. 47/2015, con cui approva le modifiche alle tariffe, in conformità a quanto stabilito dall’Autorità per l’Energia elettrica, il Gas e il Sistema idrico.
Risultato: viene eliminato il canone (canone+nolo) e introdotta la “Quota fissa annuale” (60 euro per gli usi domestici; 100 euro per tutti gli altri usi); la quota fissa viene fatta pagare in quattro volte, una per trimestre; viene eliminato il “Consumo esente”.
- Per chi paga la tanto contestata tariffa di depurazione, ogni metro cubo di fornitura costerà 0,20 euro.
- Ecco quindi le nuove tariffe per uso domestico, a scaglione annuo, stabilite dall’amministrazione comunale misterbianchese:
- Agevolata fino a 30 mc (M) Euro 0,50
- Base da 31 a 120 mc (annui) Euro 0,8194
- l Eccedenza da 121 a 181 ( annui) Euro 0,9556
- II Eccedenza da 122 a 242 ( annui) Euro 1,4056
- III Eccedenza oltre 243 (annui) Euro 1,907
«Praticamente l’acqua pubblica costa più di quella fornita dal servizio privato» commenta il consigliere comunale Giovanni Giaccone (Misterbianco Futura), che della questione sistema idrico e depuratore ha fatto una battaglia personale.
– A Misterbianco l’acqua pubblica arriva a costare più della privata?
«Certo – risponde – visto che l’acqua Manganelli viene fatta pagare per la fascia agevolata a 0,35 euro! Ma quello che fa lievitare le bollette sono le cosiddette eccedenze».
– Cioè più si consuma e molto più si spende?
«Certo, ed è pure facile che succeda. Per esempio, una famiglia normale, dove magari ci sono bambini, ci si fa una doccia, si lavano i pavimenti, arriva facilmente alla seconda fascia, con un costo di 1,40 euro a metro cubo. Con la terza, addirittura, si arriverà a pagare l’acqua fino a quasi due euro al metro cubo. Un bell’esborso!»
Insomma, il malcontento c’è. E già qualche messaggio si legge sulla pagina Facebook dedicata al gruppo del sindaco Nino Di Guardo: “Paghiamo l’acqua come l’oro?” si chiede una cittadina. Ma per i consiglieri comunali di minoranza c’è il rischio che il malcontento sfoci in qualcosa di più.
A mettere in guardia da quanto potrebbe succedere è il consigliere comunale Serafino Caruso (Forza Italia), nel corso di un incontro con la stampa per denunciare “gli sprechi del denaro pubblico”. “Siamo seriamente preoccupati – sottolinea Caruso – perché i cittadini da un lato sono costretti a questi salassi continui, dall’altro c’è un’amministrazione comunale che non opera come il buon padre di famiglia. Non vorremmo che si fomenti nell’opinione pubblica qualcosa di pericoloso”.
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