Prg, arriva il commissario. E il Comune paga.
Può costare 500 euro al giorno non consultare la Posta elettronica certificata (PEC) di un ente locale? Può succedere. E succede al Comune di Misterbianco. Dove, non aver aperto la casella per vedere che messaggi ci fossero ha provocato la nomina di un commissario ad acta per il Piano regolatore: è Mario Megna, funzionario dell’assessorato regionale al Territorio e Ambiente. È stato nominato in sostituzione del sindaco per definire gli adempimenti necessari a trasmettere gli atti al Consiglio comunale.
Nominato perché nessuno si è preoccupato di rispondere all’assessorato che, il 27 novembre del 2015, aveva già diffidato il sindaco. Ma l’aveva fatto con la PEC. E siccome fino ad aprile 2016 nessuno ha aperto la casella del Comune, l’assessorato è andato avanti nel suo intervento sostitutivo: Megna si è insediato il 4 maggio, ha scritto al settore Urbanistica, al sindaco Di Guardo e al presidente del consiglio comunale Marchese, per chiedere una relazione sullo stato delle cose.
E lo stato delle cose è che il Piano regolatore generale è stabilmente negli uffici del Genio civile di Catania. I tecnici, prima di esprimere il parere di fattibilità sulle condizioni geomorfologiche del territorio, sono in attesa che il Comune risponda a undici rilievi avanzati dal Genio.
Appena saputa la notizia, l’opposizione politica ha colto l’occasione per criticare l’atteggiamento dell’amministrazione comunale.
«Per il Prg purtroppo non cambia niente – ammette Serafino Caruso, consigliere comunale di Famiglia, Lavoro e Solidarietà – restiamo impantanati al Genio civile, con le undici osservazioni, fra cui alcune molto pesanti, alle quali il Comune dovrà porre rimedio. E sarebbe bastato rispondere questo alla Regione per evitare il commissariamento. Invece, il commissario non potrà fare altro che prendere atto della situazione, però lo farà a spese del Comune. Purtroppo, il sindaco vive in un mondo tutto suo e ancora una volta causa danni economici per la sua inerzia».
Il consigliere Salvatore Foti (Amo Misterbianco) ha portato la vicenda in consiglio comunale e ha chiesto le dimissioni dell’assessore all’Urbanistica Stefano Santagati: «L’insediamento del commissario è avvenuto a causa di un’inadempienza dell’amministrazione comunale. La Regione ha inviato diverse note tramite PEC, ma il problema è che nessuno in questi mesi ha aperto la casella, per cui né l’assessore né gli uffici competenti erano informati». «La grave conseguenza – denuncia – è un esborso economico pari a 500 euro al giorno, costo che graverà sempre sulle spalle dei cittadini. Per questo ho chiesto le dimissioni dell’assessore».
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