L’olio di oliva siciliano ottiene il marchio IGP. A settembre il commissario UE Hogan nell’Isola La Via (presidente Commissione UE per la sicurezza alimentare): "Indispensabile misura compensativa dopo l'errore dell'accordo con la Tunisia"
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dell’europarlamentare siciliano Giovanni La Via, Presidente della commissione per l’Ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare del Parlamento Europeo.
Adesso è ufficiale. L’olio d’oliva siciliano ottiene il prestigioso marchio IGP. La Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea di oggi (25 maggio) riporta la pubblicazione della registrazione del marchio, frutto di un iter lungo e combattuto. A darne notizia, l’on. Giovanni La Via (Ap/Ppe), in prima linea in questi anni per la tutela e la valorizzazione del comparto, che ha contribuito in maniera decisiva per superare alcune perplessità di natura tecnica sorte durante l’iter di riconoscimento. “Ho appreso la notizia direttamente dal Commissario europeo per l’agricoltura Phil Hogan”, riferisce l’eurodeputato, annunciando poi che “Hogan ha accettato il mio invito a venire in Sicilia per celebrare questo riconoscimento, e confrontarsi con i nostri agricoltori, confermando dunque la propria presenza per settembre”, ha detto La Via, che ha subito ringraziato il Commissario all’Agricoltura per “il sostegno dimostrato ai fini dell’acquisizione del marchio, che rappresenta un grande successo per l’agricoltura siciliana”. Entusiasmo che Hogan ribadisce commentando così l’importante conquista per i siciliani.
“In Europa – afferma Hogan – abbiamo la fortuna di produrre alcuni tra i migliori prodotti alimentari di alta qualità di tutto il mondo. E’ fondamentale che, quando opportuno, proteggiamo le proprietà intellettuali di tali prodotti, attraverso il nostro sistema delle indicazioni geografiche (IG). Accolgo con favore, quindi, l’ulteriore passo che è stato fatto nel processo che porta verso il riconoscimento, che riflette l’alta qualità e l’origine di questo prodotto, e la sua importanza per la Sicilia, e in particolare per i suoi agricoltori e i suoi produttori di olio”, dice, e aggiunge: “ La registrazione di un prodotto come un IG avviene solo dopo un processo di applicazione esaustivo e robusto, e per questo motivo mi congratulo con tutti coloro che sono stati coinvolti nella preparazione della domanda di registrazione, e auguro loro ogni successo in futuro”.
Di “indispensabile misura compensativa”, ha poi parlato La Via, in riferimento all’accordo con la Tunisia per l’importazione di olio a dazio zero, che l’eurodeputato definisce senza mezzi termini “un errore”. “Gli effetti positivi dell’Igp – spiega La Via – supereranno di gran lunga quelli negativi determinati dall’ingresso dell’olio tunisino, di fatto neutralizzandone i conseguenti danni ai produttori e ai consumatori”. La tutela dell’origine di una delle nostre indiscutibili eccellenze, è “un passo che andava fatto e che nel brand Sicilia trova la chiave per sbarcare nel mercato globale, grazie all’innegabile fascino che esercita in tutto il mondo la nostra Isola, espressione unica di un mix tra eccellenza, bellezza, qualità e tradizione”.
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