Rifiuti, i Comitati No Discarica scrivono alle istituzioni: “No ad altre proroghe” "A rischio la salute dei cittadini di Misterbianco e Motta Sant'Anastasia". E per domenica mattina un presidio alle porte della discarica
Riceviamo e pubblichiamo la lettera che i Comitati No Discarica di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia hanno scritto, sulla recente ordinanza di proroga, al ministero dell’Ambiente, all’assessore regionale all’Energia, al dirigente del Dipartimento regionale Acqua e Rifiuti, al Prefetto di Catania, al commissario straordinario della Città Metropolitana di Catania, all’A.R.P.A. e all’Asp di Catania.
Con Ordinanza n. 4/Rif. del 31 maggio 2016 il presidente Crocetta ha fatto ricorso per l’ennesima volta ad una “speciale” forma di gestione dei rifiuti, prorogando contestualmente fino al 6 giugno 2016 il conferimento nella discarica di contrada “Valanghe d’Inverno” nel comune di Motta Sant’Anastasia di un’enorme quantità di rifiuti.
La discarica di ‘Valanghe d’inverno’, vicinissima ai centri abitati di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia, avrebbe già dovuto chiudere nel 2014 per effetti del D.D.G. n. 1143 del 22/07/2014. con contestuale bonifica e ripristino dei luoghi. Ma né la chiusura, né la bonifica né il ripristino dei luoghi sono mai avvenuti per effetto delle ripetute ordinanze del governo regionale, incapace di costruire una strategia ed una politica efficiente di gestione integrata dei rifiuti richiamata invece puntualmente nelle motivazioni a supporto delle ordinanze e altrettanto puntualmente disattesa nei fatti.
Gli abitanti di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia, continuano pertanto a subire il disagio che i miasmi provenienti dalla discarica di ‘Valanghe d’inverno’ ancora in uso, e dell’adiacente discarica di Tiritì chiusa un anno fa, ma mai bonificata, dopo avere accolto per quasi quarant’anni quantità enormi di rifiuti, spesso senza autorizzazioni e sistemi di monitoraggio e controllo, come il dossier della Commissione “Marino” prima, e lo stesso D.D.G. n. 1143 che ne ha disposto la chiusura dopo, hanno dimostrato.
Un disagio manifestato e ribadito negli ultimi anni da. una quantità innumerevole di documenti, raccolte di documenti, raccolta di firme, esposti, denunce, manifestazioni, cortei, ricorsi, appelli, presidi, proteste, incontri con istituzioni a tutti i livelli.
La condizione oggettiva di scarsa vivibilità che caratterizza le comunità di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia per la presenza, vicinissima ai centri abitati delle due città. di queste ‘megadiscariche’, è stata in settimana aggravata dalla notizia della pubblicazione di uno studio scientifico del dipartimento di Epidemiologia del Sistema Sanitario Regionale del Lazio (che alleghiamo alla presente), appena pubblicato sull’International Journal of Epidemiology, che afferma che risiedere a cinque chilometri da una discarica di rifiuti solidi urbani aumenta il rischio di cancro ai polmoni e il rischio di ricovero in ospedale per malattie respiratorie.
Uno studio allarmante che alimenta i dubbi e le paure che gli abitanti di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia, inascoltati, da anni esprimono insieme al disagio per i fetori che investono ormai quasi quotidianamente le due città. La pubblicazione di questo studio rappresenta un fatto nuovo e rilevante che non può non essere presa in seria considerazione nelle scelte compiute dalle istituzioni in calce in ordine alla vicenda della discarica di ‘Valanghe d’inverno’.
Alla luce dello studio citato in premessa e allegato alla presente, gli scriventi, in rappresentanza dei No Discarica di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia, invitano le S.S.L.L., ognuno per le proprie responsabilità, a rivedere i pareri espressi in ordine al proseguimento dell’attività della discarica di Valanghe d’inverno e ad attivarsi immediatamente, ognuno per le proprie competenze, in ossequio all’articolo 32 della Costituzione, affinché si eviti un’ulteriore proroga che potrebbe, alla luce dello studio sopra citato, mettere fortemente a rischio la salute delle popolazioni di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia.
I Comitati No Discarica di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia
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