Discarica, arriva la nuova ordinanza e la beffa: più di 1000 tonnellate al giorno Bonforte (Zero Waste Sicilia): "Deroghe rischiose dall'intesa col ministero". Forza Italia: "Subito risposte oppure censura all'assessore".
C’è l’intesa con il ministero dell’Ambiente: nella discarica di Motta più di 1000 tonnellate di rifiuti al giorno, l’11% in più . Lo scrive l’ordinanza n.5/Rif. 7 giugno 2016 del presidente della Regione Siciliana. Proprio ieri, mentre il presidente Crocetta convocava i sindaci di Misterbianco e Motta e il corteo di protesta arrivava alle porte della discarica di Tiritì, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha dato il via libera all’ordinanza predisposta dalla Regione sulla gestione del sistema rifiuti in Sicilia. Una decisione che a questo punto rende vano l’incontro di giovedì 9 giugno tra sindaci e Crocetta.
Una decisione che, tra l’altro, porterebbe in discarica rifiuti non digeriti a sufficienza. Risultato: puzza tremenda e rischio biologico. A lanciare l’allarme è Anna Bonforte, rappresentante di Zero Waste Sicilia, l’associazione per una corretta gestione dei Rifiuti Urbani, nel corso della fiaccolata di protesta dei cittadini di Misterbianco contro la discarica di Motta Sant’Anastasia.
“Già l’ordinanza n.4 del presidente Crocetta – spiega Bonforte – era illegittima nella sua seconda parte, quella ai sensi del comma 4 dell’articolo 191 della decreto legislativo 152/2006. L’ordinanza varrebbe per dodici mesi e consentirebbe a tutte le discariche siciliane, compresa quella di Motta, di derogare ‘contra legem’ ai principi che governano la gestione dei rifiuti in tutta Europa”
Secondo la rappresentante di Zero Waste Sicilia, le deroghe consisterebbero in veri e propri ‘sconti operativi’. “Ad esempio – spiega – la Sicula Trasporti, che ha l’unico impianto di biostabilizzazione per trattare i rifiuti umidi, in modo da ridurne volume ed umidità, nella contrada Codavolpe, a Catania, può dimezzare i tempi di digestione facendo un danno immenso. Perché i rifiuti non digeriti continuano a fare una puzza tremenda, come si sente sia in vicinanza dell’impianto, sia a Misterbianco a causa dei rifiuti non digeriti presenti in discarica.
L’ordinanza n.5 prevede anche la costruzione di inceneritori per lo smaltimento di 700 mila tonnellate di rifiuti l’anno in Sicilia e l’aumento della racconta differenziata. Dalla mezzanotte del 6 giugno tutte le discariche siciliane, tranne quella palermitano di Bellolampo, erano state costrette a chiudere per la scadenza dell’ennesima proroga che una settimana fa era stata firmata dal presidente Crocetta.
Sulla questione rifiuti è intervenuta anche Forza Italia Sicilia.”L’intesa in zona Cesarini tra il governo nazionale e quello regionale lascia sul tappeto tutti i problemi relativi all’emergenza rifiuti in Sicilia”. Lo dicono Gianfranco Micciche’, commissario di Forza Italia in Sicilia e Marco Falcone, capogruppo azzurro all’Ars.
“In tre anni e mezzo l’esecutivo Crocetta e’ rimasto assolutamente inerte – proseguono – e le poche cose che ha fatto hanno comportato solo passi indietro rispetto alla raccolta differenziata e al trattamento virtuoso dei rifiuti”.
“Dall’accordo emerge che entro tre mesi dovrebbe essere cambiato il piano regionale, – osservano – ed entro i due mesi successivi dovrebbero essere emanati i bandi per le gare dei termovalorizzatori, ma purtroppo siamo molto scettici, in quanto tali incombenze, che dovevano essere attuate gia’ nei mesi scorsi, rimangono soltanto un proposito scritto”.
“Il dipartimento Ambiente di Forza Italia sta procedendo ad una ricognizione di tutte le gravissime criticita’ dell’Isola e ad inizio luglio, – concludono – se la situazione rimarra’ immutata, presenteremo una mozione di censura nei confronti dell’assessore. La Contrafatto si sbrighi, se e’ capace, diversamente lasci”.
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