“L’amministrazione Di Guardo? Quattro anni di ‘panem et circenses'” A un anno dalle elezioni, l'opposizione boccia l'attività amministrativa della giunta
Una politica vecchia da “panem et circenses”. I consiglieri comunali di opposizione scomodano il poeta latino Giovenale per bocciare quattro anni di amministrazione Di Guardo. A un anno dalle elezioni comunali, Maria Antonia Buzzanca, Serafino Caruso, Salvo Foti, Matteo Marchese, Aldo Parrinello, Marcello Russo e Michele Tenerello in una conferenza stampa fanno il punto della situazione.
E non lesinano critiche. “Mancanza di programmazione, promesse non mantenute, sprechi di denaro pubblico”, denunciano all’unisono. Se non è un fallimento poco ci manca, verrebbe da dire. E poi la ricerca dell’approvazione pubblica attraverso la distrazione, i palliativi o la semplice soddisfazione delle esigenze immediate. Il ‘panem et circenses’ appunto. Per i consiglieri comunali, “con poco riguardo al servizio pubblico”.
Eccole le promesse non mantenute: un Piano regolatore generale attualmente commissariato e fermo al Genio Civile. “E dire – sottolineano i consiglieri – che il 19 febbraio era stato presentato in pompa magna, mentre appena dieci giorni prima il Genio Civile aveva mosso 11 pesanti rilievi. Ora c’è il commissario e appena uscirà dal Genio, il consiglio avrà 45 giorni per adottarlo, pena il commissariamento anche del consiglio comunale. E ancora non abbiamo avuto neanche una carta”.
E poi l’assistenza agli anziani rimasta ferma al palo; l’asilo nido partito solo grazie ai fondi Pac-Servizi alla persona; il degrado, con sporcizia ed erbacce nelle frazioni e in periferia; l’aumento delle tasse, con l’addizionale Irpef comunale elevata dallo 0,4 allo 0,8; l’aumento della tariffa dell’acqua.
Buzzanca, Caruso, Foti, Marchese, Parrinello, Russo e Tenerello sottolineano anche le spese di questi quattro anni, definite veri e propri “sperperi”: 100mila euro per i paletti sui marciapiedi; 200mila euro di mutuo per giochi e altalene; oltre 4 milioni per la cosiddetta pista ciclabile; 80mila per un progetto di videosorveglianza mai partito; 24mila euro per solo spese di trasferimento dell’assessore Angela Vecchio da e per Randazzo.
“Con un’aggravante per quest’ultima – afferma Marchese – che avrebbe dovuto portare la sua esperienza nel cosiddetto ‘Patto dei sindaci’ per il Piano di azione per l’energia sostenibile. Basta invece fare una ricerca su internet e rendersi conto che Misterbianco non vi ha presentato alcun progetto”.
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