Poggio Lupo, incendio in una azienda che si occupa di rifiuti. Allarme tra i residenti In fiamme, per quattro giorni, un cumulo di ammendante compostato verde
Quattro giorni di fuoco e puzza per diversi residenti del quartiere Poggio Lupo. La settimana scorsa un incendio si è sviluppato all’interno dell’azienda di recupero di rifiuti ‘Consorzio CON.TE.A.’, in via Campo sportivo. Pesanti i disagi lamentati dai cittadini che hanno segnalato il fatto all’amministrazione comunale.
L’ente ha avviato subito degli accertamenti – secondo quanto comunicato dall’ufficio stampa sulla pagina Facebook del Comune di Misterbianco – e ha constatato che si è trattato di un incendio fortuito all’interno dell’azienda che si occupa di rifiuti industriali e speciali, dello smaltimento e del trattamento.
“La ditta proprietaria – prosegue la nota – si era già attivata per cercare di spegnere l’incendio, sviluppatosi all’interno di una fossa. La situazione sarebbe sotto controllo. Sul posto si sono recati i vigili urbani e personale dell’ARPA, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, che hanno potuto accertare che i fumi non sarebbero pericolosi per la salute, in quanto frutto della combustione di materiale ligneo, già bonificato da materiale plastico”.
Il Consorzio CON.TE.A., in una lettera aperta, si è scusato con i residenti del quartiere, “per il disagio e il disturbo causato dal fumo e dalla fuliggine che nei giorni scorsi hanno avuto origine da un incendio sviluppatosi in area adiacente all’impianto di recupero di rifiuti del Consorzio”.
L’azienda ha inoltre precisato che “l’incendio ha interessato esclusivamente un cumulo di ‘ammendante compostato verde’, ovvero materiale ligneo – cellulosico derivante da potatura, preventivamente privato da eventuali frazioni estranee, quali la plastica, e già sottoposto alla fase di frammentazione e maturazione. Il medesimo materiale è generalmente destinato ad aziende agricole”.
Il Consorzio ha sottolineato che “il perdurare dell’evento, comunque presidiato giorno e notte, è stato purtroppo causato dalla difficoltà di spegnimento dell’incendio che ha interessato gli strati più interni del cumulo del materiale vegetale. La sovrapposizione di un consistente strato di materiale inerte, che sarà ultimata nella giornata di venerdì, sarà certamente idonea ad estinguere definitivamente ogni focolaio”.
La rassicurazione non ha rasserenato gli animi dei residenti. Santo Nicotra denuncia: “Ci hanno intossicato per giorni. Sabato e domenica scorsa ce ne siamo dovuti scappare dalle nostre abitazioni. Eravamo esagerati e sprovveduti noi residenti. La sera del 30 giugno, i vigili del fuoco sono rimasti fuori perché non era presente nemmeno il custode nello stabile”.
Giusi Percipalle, responsabile del movimento La Voce di Misterbianco, ha annunciato il ricorso alle vie legali.
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