Di Guardo “rimpasta”. E il vice Sindaco? Panepinto e Romeo al posto di Mancuso e Condorelli
Era già tutto previsto.
Come preannunciato dal nostro articolo della scorsa settimana, il Sindaco Di Guardo “rimpasta” la Giunta all’insegna del “tengo famiglia“: fuori il fedelissimo Mancuso, che rientrerà dalla finestra come esperto a titolo gratuito per continuare a fare l’assessore-ombra, e Peppe Condorelli (senza voti, quindi sacrificabile), dentro gli “Orazi” Panepinto e Romeo.
Sul primo si concentrano le critiche e il dissenso sia dell’opposizione consiliare che di alcuni esponenti della cosiddetta società civile: Panepinto era già stato assessore di Di Guardo, ma uscì dalla Giunta (dimissionato) rilasciando dichiarazioni molto pesanti: “Non c’è confronto politico: bisogna solo alzare o abbassare la mano. Ho deciso di non fare lo zerbino di nessuno, perdendo anche quanto conquistato alle elezioni, ma questo stress non poteva andare avanti (…)”.
Il secondo era capolista di una civica collegata al candidato del centrodestra, Nino Condorelli, ma adesso vanterebbe “amicizie” importanti nell’entourage diguardiano.
Durissime le opposizioni, che sui profili social personali parlano di “giochetti elettorali e incoerenza”, finalizzati soltanto a provare a tenere ampia la base di consenso in vista delle prossime elezioni del 2017; ma durissimo anche un esponente della attuale maggioranza, il piddino Cristian Vitrano, che sul suo profilo, commentando un video da “Il ballo del Potere” di Franco Battiato, attacca a testa bassa: “Due anni fa “etichettato” come sostenitore degli interessi della discarica, oggi ritorna in giunta. Ieri avversario oggi sostenitore! Volevo dedicare questo brano ai migliori interpreti della politica locale misterbianchese“.
Vitrano la “tocca pianissimo”, dunque, ma la vera notizia bomba, per ora, è la revoca dell’incarico di vice-sindaco all’ex enfant prodige Marco Corsaro, decisamente inaspettata.
Perché?
Anche su questo raccogliamo indiscrezioni e voci di corridoio, ma la sensazione è che il Sindaco abbia voluto ingolosire qualche altro probabile “cavallo di ritorno”, mettendo sul piatto l’ambito ruolo di vicesindaco.
Radio Municipio fa esplicito riferimento a Carmelo Santapaola, anche lui estromesso dalla Giunta insieme a Panepinto nella notte dei lunghi coltelli, quando serviva sacrificare qualcuno sull’altare della discarica e tornare presto al solito “monocolore” Di Guardo: Santapaola non avrebbe ceduto alle lusinghe del primo cittadino, rimanendo coerentemente ancorato alla sua posizione molto critica nei confronti della Giunta e facendo un passo decisivo verso la semplificazione del quadro politico cittadino.
In un epoca contraddistinta da “salti della quaglia” e “ritorni di fiamma” sarebbe un gesto estremamente significativo e da rimarcare.
E Corsaro? Cosa farà adesso?
E’ il quesito che rimane ancora in sospeso, visto che sul giovane esponente politico misterbianchese, eletto con una lista vicina al compianto Lino Leanza e poi transitato nella maggioranza di Di Guardo, restano accesi i riflettori: resterà in Giunta, mettendo definitivamente una pietra sopra a qualsiasi ambizione “autonoma” rispetto all’attuale Sindaco, oppure andrà via sbattendo la porta, per ritrovarsi in mare aperto e con il difficile compito di ricucire i rapporti compromessi con gli ex amici oggi all’opposizione?
Ai posteri l’ardua sentenza.
La partita a scacchi per Misterbianco 2017 è appena iniziata e Di Guardo muove i pezzi a protezione del “Re”.
In attesa di capire chi prenderà in mano le pedine avversarie, preferibilmente con l’idea di dar al paese un futuro migliore, un progetto di rilancio serio, moderno e frutto di una gestione partecipata della cosa pubblica.
Non di soli rimpasti può vivere (o morire) Misterbianco.