“Una poltrona per due”. Mossa di Di Guardo per disinnescare la mina… corsara? Corsaro e Panepinto si dividono le deleghe: a uno "Attività produttive e Sviluppo economico", all'altro "Commercio"
All’Ikea si stanno arrovellando i migliori cervelli del design e della progettazione: come si fa a realizzare una poltrona per due assessori? Eppure il colosso svedese di modelli ne ha circa 48: dalla semplice Tullsta alla stilizzata Viktigt. Ma proprio una per due sedute assessoriali non l’hanno ancora prevista.
Ecco, ci sono due o tre cose che frullano nella testa dopo il rimpasto nella giunta guidata dal sindaco Nino Di Guardo. E nascono tutte da come sono state riassegnate le deleghe a vecchi e nuovi assessori. A leggere nella determinazione sindacale del 6 luglio scorso, ecco che cosa appare: al rientrato assessore Orazio Panepinto è stata assegnata la delega del ‘Commercio’; all’assessore Marco Corsaro è stata mantenuta la delega delle ‘Attività produttive e Sviluppo economico’ e gli è stata revocata quella di vice sindaco.
Che cosa distingua il ‘Commercio’ dalle ‘Attività produttive e Sviluppo economico’ resta avvolto nei misteriosi meandri dell’inconscio. Forse Panepinto si occuperà del commercio ambulante e Corsaro dei centri abbronzatura? O forse, l’uno dei negozi di bigiotteria e l’altro dei Compro oro? Al primo andranno i supermercati e al secondo le pasticcerie? Al più anziano gli ‘arrusti e mangia’ e al più giovane pub e pizzerie da asporto?
Insomma, un bel dilemma. A guardar bene, però il disegno che ha mosso la determina del sindaco sembra più improntato a depotenziare il giovane alleato: troppo movimento da quelle parti, con l’ex vice sindaco e il suo entourage impegnati in interlocuzioni privilegiate con la zona commerciale e i nuovi centri dello shopping.
Chissà che avrà pensato il primo cittadino, dopo avergli affidato Servizi sociali, Politiche giovanili e del Lavoro. Magari non immaginava che Corsaro e co. avrebbero occupato quasi ‘manu militari’ la delega alle Attività produttive. Se poi ci si aggiunge il titolo di vice sindaco… “Vuoi vedere che questo mi vuole fare le scarpe?”. Diciamocelo, l’avrebbe pensato ognuno di noi!
Insomma, il troppo stroppia. E le concessioni in politica si rischia di pagarle care. La vecchia (e tanto, ahimè) volpe ha fiutato aria di complotti da fine impero. Così arriva l’occasione che non ti aspetti. O che forse coltivi da tempo: il ritorno del figliol prodigo. Panepinto è apparso l’uomo giusto per rintuzzare lo sgomitare del giovane assessore e vice sindaco. Così, in un sol colpo delega dimezzata e vicesindacatura revocata: pericolo disinnescato. Neanche uno sminatore in Bosnia avrebbe saputo far meglio.
Ora, Corsaro e Panepinto si dovranno dividere la stessa poltrona in assessorato. A chi starà più stretta?
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