“La puzza? Viene dalla discarica”. Lo conferma l’Arpa Presentata l'indagine promossa dal Dipartimento regionale Acqua e Rifiuti

“Appare logico ricondurre i fenomeni registrati alla presenza di una sorgente diffusa di vaste dimensioni la quale […] può identificarsi nel complesso impiantistico costituito dalle discariche, e correlati impianti, presente nelle contrade Tiritì e Valanghe d’Inverno del comune di Motta Sant’Anastasia”.

Le conclusioni dell’indagine conoscitiva sulla qualità dell’aria dei centri urbani di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia condotta dalla sezione catanese dell’Arpa, l’Agenzia regionale per la Protezione dell’Ambiente, non lascia dubbi: la puzza viene proprio dalla discarica.

I risultati dello studio sono stati presentati oggi allo Stabilimento Monaco dai tecnici dell’agenzia, la dottoressa Brigida Finocchiaro, i dottori Salvatore Crisafi e Roberto Grimaldi, per iniziativa del Comune di Misterbianco.

L’indagine è stata condotta in ottemperanza a quanto previsto dalla disposizione attuativa n° 1 del Dirigente Generale del Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti, emanata a seguito dell’Ordinanza del Presidente
della Regione 5 Rif del 07 giugno 2016.

Il rilevamento è stato condotto per 20 giorni. I tecnici si sono avvalsi di strumentazioni tecniche ma anche dell’aiuto di volontari che tenevano un ‘diario della puzza’.

“Limitatamente al periodo in cui sono state condotte le rilevazioni – scrivono inoltre i tencici dell’Arpa, nelle conclusioni – dai dati sopra discussi emerge che in determinate fasce orarie della giornata, in alcuni punti delle aree oggetto di studio possono manifestarsi con una certa ciclicità, e con intensità e durata variabile, delle significative modificazioni della composizione quali-quantitativa dell’aria, accompagnate dalla contestuale percezione di odori sgradevoli”.

“Il dato di maggior interesse che lo studio condotto restituisce con immediata evidenza – aggiungono – riguarda certamente l’incremento, in alcuni casi molto rilevante, della concentrazione di metano presente in atmosfera, costantemente accompagnato da incrementi di concentrazione (sia pure molto più contenuti) di alcuni mercaptani”.

Da qui le deduzioni sulla fonte di provenienza. Che non sorprendono i Comitati ‘No Discarica’. “Abbiamo sempre avuto ragione – dice Anna Bonforte – c’è puzza oltre i valori medi e internazionalmente riconosciuti, mentre quelli legali non esistono per ora… in Sicilia”.

“In particolare – sottolineano i Comitati – è stata messa in luce la variazione ricorrente della concentrazione di metano nelle ore notturne e nelle prime ore del mattino, rispetto al valore riferibile alla concentrazione naturale di fondo. Questo fenomeno accade, durante l’intero periodo di osservazione, secondo una precisa frequenza”.

“L’incremento di concentrazione di metano – evidenzia Bonforte – si manifesta in orario serale, alle ore 23 circa; durante la notte, tra le ore 1 e le ore 3;, alle prime luci del giorno, alle ore 5 circa e in prima mattina in una fascia oraria compresa tra le ore 6:30 e le 8:30. Le oscillazioni di concentrazione rilevate sono comprese tra i valori di 2.5 e 10 volte la concentrazione media del fondo naturale. La variazione di concentrazione di metano è stata accompagnata sistematicamente dalla concomitante variazione di concentrazione di alcuni mercaptani, molecole caratterizzate da un odore nauseabondo”.

Secondo Bonforte, “bisogna riprogrammare il monitoraggio nella stagione autunnale per conferire maggiore verificabilità ai dati così raccolti, e per allargare lo spettro di analisi ad alcune sostanze, come l’acido solfidrico, che seppure rilevato non è stato valutato in rapporto alle sorgenti emissive esistenti”.

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Redazione

La Redazione di Misterbianco 3.0

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