Discarica, la risposta del ministro Galletti all’interrogazione in Commissione Ambiente
Ecco il testo della risposta del Ministero all’interrogazione in Commissione Ambiente:
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Commissione VIII Ambiente Camera, 13 ottobre 2016
Interrogazione a risposta immediata dell’On. Braga e altri.
(Problematiche connesse agli impianti di Tiritì – Misterbianco)
Si evidenzia, in via preliminare, che le questioni poste dagli Onorevoli interroganti non rientrano nelle specifiche competenze del Ministero, considerato che il tema delle autorizzazioni e della gestione delle discariche spetta alla Regione, pertanto, sulla base delle informazioni in possesso, si rappresenta quanto segue.
Si segnala innanzitutto che la gestione dello smaltimento dei rifiuti nella Regione Siciliana è stata caratterizzata, in questi anni, da uno stato emergenziale che presenta ancora oggi un deficit strutturale.
In tale contesto, assume particolare rilievo il recente d.P.C.M del 10 agosto 2016 (pubblicato nella GU. n. 233 del 5 ottobre 2016) adottato dal Governo in merito all’individuazione degli impianti da realizzare per soddisfare il fabbisogno residuo di incenerimento dei rifiuti urbani ed assimilati, in attuazione dell’art. 35, comma 1 del c.d. “Sblocca Italia”. In particolare per la Sicilia è stato definito un fabbisogno pari a 600.000 tonnellate annue da soddisfare mediante la realizzazione di due impianti.
A tal proposito si ricorda che la realizzazione degli impianti non è in contrasto con l’aumento di altre forme virtuose di gestione dei rifiuti. Difatti, la capacità di incenerimento risulta indispensabile a recuperare energeticamente i rifiuti prodotti dagli impianti di trattamento meccanico biologico che altrimenti dovrebbero essere conferiti in discarica. Non realizzare un sistema industriale di gestione dei rifiuti nel Sud Italia significherebbe non colmare il deficit socio/economico del territorio.
Con specifico riferimento alle problematiche in esame, si evidenzia che per quanto riguarda la discarica di Tiritì, la stessa è stata chiusa nel 2013 ed i lavori di bonifica non sono ancora iniziati. Per quanto concerne, invece, la discarica “Valanghe di inverno” il Ministero dell’ambiente, anche a seguito dell’intesa concessa con prescrizioni sull’Ordinanza n.5 del 7 giugno 2016 del Presidente della Regione Siciliana ai sensi dell’articolo 191, comma 4 del decreto legislativo n.152/2006, monitora costantemente le attività poste in essere dalla Regione in materia di gestione dei rifiuti e allo stato sono ancora in corso le relative attività di monitoraggio.
Al riguardo, si fa presente che detta ordinanza all’articolo 7 dispone, in particolare, che “…nel procedimento di secondo grado effèttuato in capo alle autorizzazioni utili alla gestione delle discarica sita nel Comune di Motta Sant’Anastasia non si sono palesati gravi criticità ambientali e sanitarie nella fase gestionale della discarica di Valanghe d’inverno, anche a seguito dei monitoraggi eseguiti ed ancora in corso”.
Inoltre, sempre secondo l’ordinanza “… preso atto che dai pareri espressi da ARPA ST Catania, da ASP Catania e dalla Provincia Regionale di Catania si evince come, fatte salve le problematiche di natura urbanistica e quelle di carattere generale relative alle questioni prettamente amministrative coniugate alle autorizzazioni utili alla gestione della discarica di che trattasi, non esistano problemi di natura strettamente ambientale e/ o sanitaria connessi alla gestione della discarica”.
Per la discarica in parola, inoltre, al fine di “escludere criticità ambientali connesse al mancato smaltimento dei rifiuti prodotti nella Provincia di Messina ed, in parte, della Provincia di Catania, nelle more del completamento dell’impiantistica regionale e dell’attuazione delle misure volte all’incremento della raccolta differenziata e della riduzione dei RUB”, è stato disposto che il gestore “a far data dal raggiungimento della volumetria ad oggi consentita, dovrà continuare, viste le analisi e le verifiche nonché i pareri degli uffici preposti alla stabilità del versanti e nelle more dell’acquisizione della valutazione ambientale non ancora acquisita dalle autorità competenti in materia di AIA, ed in relazione alle diverse proposte progettuali di chiusura definitiva trasmesse dal gestore per effetto del DDG n. 1143 del 22 luglio 2014, ad abbancare secondo le volumetrie previste nel progetto di chiusura presentato ad Aprile 2015”.
Al riguardo, si precisa, inoltre, che si è in attesa di conoscere gli esiti del contenzioso ancora in corso innanzi al TAR di Catania relativo anche alla chiusura della discarica “Valanghe di inverno”.
In tale contesto, il Sindaco del Comune di Mister Bianco (sic! ndr) ha richiesto al Ministro un incontro in ordine alle criticità appena richiamate, per il quale è stata data da subito la disponibilità al fine di approfondire la situazione relativa alle discariche di Tiritì e di Valanghe d’Inverno, attenzionata dagli Onorevoli interroganti.
In ogni caso, per quanto di sua competenza, il Ministero continuerà a monitorare lo stato di avanzamento delle attività e si interesserà presso la Regione sulla situazione relativa alla discarica in oggetto al fine di scongiurare ogni rischio per la salute umana e per l’ambiente.
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