Galletti: “Sui rifiuti basta scaricabarile: ho dato le regole, la Regione chiuda il ciclo” La visita del ministro dell'Ambiente non aggiunge elementi di novità. I Comitati No Discarica: "Ce lo aspettavamo"
“È già stato bravo a non parlare di referendum”. Così hanno commentato alcuni attivisti dei Comitati No Discarica alla fine della visita del ministro Galletti a Misterbianco. Dal titolare del dicastero dell’Ambiente non si aspettavano certo illuminanti novità. E in tanti temevano una passeggiata elettorale pre-referendaria.
Niente di tutto ciò, ma la conferma che il destino delle discariche tra i due comuni di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia è ancora nelle mani della Regione Siciliana. Con le promesse e gli impegni del presidente Crocetta, con le ultime aperture salutate dall’ottimismo dei sindaci Di Guardo e Carrà, ma con la consapevolezza che, di proroga in proroga, la parola fine è ancora lontana dal poter essere scritta.
Nel freddo ma luminoso pomeriggio etneo, Gianluca Galletti spacca il minuto dell’appuntamento: alle 15 arriva davanti al Palazzo del Senato, sede delle assemblee consiliari misterbianchesi. Ad accoglierlo il sindaco di Misterbianco, Nino Di Guardo, quello di Motta Sant’Anastasia, Anastasio Carrà, e un gruppo dei Comitati NO discarica dei due comuni.
Il ministro si intrattiene alcuni minuti con i cittadini dei comitati, che gli regalano una maglietta della protesta. Quindi viene ricevuto nella sala consiliare. Gli dà il benvenuto Antonino Marchese, presidente del consiglio comunale.
Subito dopo, tocca al sindaco Di Guardo che, nel suo discorso sottolinea: “Benché il comune raggiunga il 60 per cento di raccolta differenziata, abbiamo due discariche dietro le porte e i nostri cittadini ci chiedono il rispetto della legalità e di poter respirare aria pulita.”
Di Guardo insiste sull’urgenza di chiudere con la presenza della discarica. “Signor Ministro – conclude – la sua opera è stata e sarà preziosa perché le due comunità debbono poter voltare pagina e scrivere la parola fine a quest’annosa vicenda.”
Il pubblico intanto si scalda e si levano parole di protesta. Tanto che Carrà si rivolge anche ai Comitati: “Bisogna essere fiduciosi e il Ministro Galletti ha dimostrato per le competenze del suo dicastero, la massima disponibilità per cercare di arrivare fino in fondo.”
Un assist per Galletti che, presa la parola, ribadisce: “Al ministero tocca dare le regole su cui poi le Regioni debbono operare. Dopo la crisi abbiamo raggiunto una intesa con la Regione Siciliana per arrivare a degli obiettivi su cui noi saremo vigili. Adesso è la Regione che deve fare la propria parte e il piano dei rifiuti può funzionare se ci sarà la collaborazione di tutti soprattutto sulla differenziata, perché non possiamo pensare di mandare per sempre i rifiuti fuori. Noi comunque vigileremo sul rispetto dei tempi”.
C’è solo il tempo dei saluti e dello scambio dei doni: il ministro deve andare a Motta S. Anastasia, per rendersi conto, dalla terrazza del Castello, della vicinanza della discarica. Per la cronaca, erano presenti numerosi consiglieri comunali e assessori dei due Comuni; Giovanni Pistorio, assessore regionale alle Infrastrutture; il deputato regionale Marco Forzese e i nazionali Giuseppe Berretta, Giovanni Burtone.
Il dopo pasto domenicale per la visita ministeriale a Misterbianco si conclude così. Per il rituale a base di caffè e dolcini bisognerà aspettare il 2 dicembre: arriverà Crocetta. Ma forse oltre al dolce ci sarà anche l’amaro.
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