Meno fondi per la Consulta socio-assistenziale Bocciato il 30 novembre dal Consiglio emendamento per reintegrare la cifra iniziale
La vicenda è datata 30 novembre, data nella quale il Consiglio Comunale esprime voto contrario, in piena bagarre sulla questione parcheggio di via Madonna degli Ammalati, su un emendamento al Bilancio che avrebbe ripristinato la dotazione di 40000 euro da destinare alla Consulta socio-assistenziale (quindi alle Associazioni che ne fanno parte), decurtata di 5000 euro in sede di proposta di Bilancio.
L’emendamento proponeva di reintegrare i 5000 euro per le Associazioni, ma il clima rovente all’interno del Civico consesso fagocitò quella proposta, decretandone la bocciatura, e quei fondi non potranno più essere utilizzati almeno fino all’approvazione del prossimo strumento finanziario.
Immediata arrivò la protesta della Misericordia di Misterbianco, che il 3 dicembre scelse di affidarsi alle parole del proprio Governatore, Giovanni Giuffrida: “Con molta amarezza, ci tocca constatare che nel clima arroventato della politica misterbianchese, intriso da continue polemiche e veti incrociati, a rimetterci sono sempre più spesso i più deboli e le organizzazioni di volontariato che quotidianamente operano per il loro sostegno e sollievo.
E così, nella seduta del 30 novembre, non si capisce bene per quale ragione, il Consiglio Comunale ha deciso di operare una decurtazione di 5.000 euro (malgrado i soldi disponibili ci fossero), ai già esigui fondi da destinare alle associazioni di volontariato della Consulta Socio Assistenziale.
Contributo complessivo che così passa dai 40.000 euro del 2015 ai 35.000 euro del 2016. Tutto questo con inevitabili ripercussioni sulle già povere casse delle organizzazioni facenti parte della Consulta, Misericordia, Fratres, Umanità Solidale, Unitalsi, Caritas parrocchiali, Cefam, solo per citarne alcune. Associazioni costantemente impegnate sotto gli occhi di tutti a favore delle fasce deboli della nostra popolazione. Ebbene, questa evidente mancanza di attenzione della politica misterbianchese verso il sociale e verso il volontariato puro, di cui molti consiglieri si riempiono la bocca, evidentemente solo a parole, per poi tradirli nei fatti, ci appare contraria agli interessi di tutela della nostra comunità e profondamente ingiusta. Peccato.”.
Un j’accuse molto duro, soprattutto nei confronti dei Consiglieri comunali, “colpevoli”, però, di non aver posto rimedio a una precedente decurtazione decisa dall’Amministrazione Comunale cittadina.
Non sono tardate le repliche di molti Consiglieri dell’opposizione, alcune dirette a scaricare sulla scarsa informazione ricevuta in Commissione consiliare, altre rivolte alla “tardiva reazione” della Misericordia e delle altre Associazioni, visto che già in sede di prima approvazione del Bilancio questi cinquemila euro non facevano parte della dotazione del Capitolo in questione.
La sostanza è che la feroce contrapposizione fra Giunta e maggioranza consiliare ha fatto una vittima “illustre”: il volontariato e l’assistenza ai meno fortunati.
Giovanni Giuffrida, da noi intervistato, è più amareggiato che arrabbiato:
“Questa vicenda insegna come, a volte, la politica non si renda conto che le legittime divergenze sulla gestione della cosa pubblica dovrebbero cedere il passo di fronte a questioni serie come quelle dell’assistenza ai meno fortunati. La sensazione che lascia l’amaro in bocca è che non si tratti di una posizione politica, legittima anche se non condivisibile, ma semplicemente di una leggerezza dettata dal clima che si respira ormai a pochi mesi dalla scadenza elettorale. La Misericordia è sempre rimasta fuori dalle beghe politiche e sempre ne rimarrà fuori: non possiamo, però, non rilevare come queste danneggino a volte noi, così come le altre associazioni che fanno parte della Consulta socio-assistenziale. Questo non ha alcun senso”.
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