PRG, già trascorsi i dieci giorni dall’adozione. E intanto il commissario passa dalla cassa. È costato 1700 euro il commissariamento regionale. Ma giunta e consiglio hanno fatto davvero tutto per evitarlo?
Sono già scaduti i dieci giorni dall’adozione dell’atto deliberativo del Piano regolatore generale. Entro i quali deve essere depositato, presso la segreteria generale del Comune, il progetto di piano affinché chiunque possa prenderne visione.
L’effettuato deposito del Piano dovrà essere reso pubblico con manifesti murali e con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Fino a dieci giorni dopo la scadenza del periodo di deposito, chiunque tra i cittadini interessati può presentare osservazioni, così come prevede la normativa urbanistica.
A questo punto, vale la pena fare qualche considerazione, sull’atteggiamento assunto da due organi fondamentali dell’amministrazione del Comune di Misterbianco: la giunta e il consiglio comunale. E anche sul governo regionale. È stato fatto davvero tutto per evitare il commissariamento e consentire il normale percorso di adozione?
Come già sanno i lettori di Misterbianco 3.0, il nuovo Piano Regolatore Generale l’ha portato… l’ultima Befana. Infatti, il Piano è stato adottato il 5 gennaio scorso da un funzionario regionale venuto da Palermo, Mario Megma, nominato commissario ad acta con decreto dall’assessore regionale al Territorio e ambiente nell’aprile del 2016.
Un decreto regionale che ha commissariato non solo il sindaco di Misterbianco, ‘reo’ di aver omesso di rispondere a due mail pervenute al Comune tramite Posta elettronica certificata (la PEC), ma preventivamente anche il Consiglio Comunale, nel caso in cui quest’ultimo non avesse adottato il piano entro 45 giorni (termine ritenuto ‘perentorio’ dal commissario) dalla trasmissione dell’atto deliberativo, avvenuta successivamente alla fine di ottobre.
E sa da un lato sembrerebbe singolare la decisione del governo regionale di commissariare pure il Consiglio ancor prima che quest’ultimo manifestasse la sua inadempienza (cosa non ha commissariato questo governo?!), è pur vero che nessun consigliere si sia stracciato le vesti pur di difendere le potestà consiliari in materia urbanistica.
E perché nessun gruppo politico ha rivendicato con forza il diritto-dovere del consiglio comunale di deliberare sulle scelte riguardante la pianificazione territoriale, nella fattispecie sulla revisione del Piano Regolatore Generale, rassegnandosi serenamente al potere commissariale? Un modo pilatesco per sottrarsi alle proprie responsabilità politico-amministrative? Chissà?!
Ma poste le inadempienze di sindaco e consiglio, certificate dal commissario ad acta con l’adozione della revisione del P.R.G., chi pagherà il conto? Ovviamente il Comune di Misterbianco! Sì, perché il commissario regionale, oltre al PRG, ha pure depositato l’ultima nota spesa (le prime due le aveva già depositate mesi or sono) per un totale complessivo di oltre € 1.700, già liquidate e pagate!
Con buona pace di tutti!
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