Allerta rossa uguale chiusura scuole? Assolutamente no! Lo decidono i piani di protezione civile dei Comuni Lettera del capo della Protezione civile regionale ai sindaci siciliani. Ma a Misterbianco il Piano c'è?

Allarme rosso uguale chiusura scuole? Assolutamente no! Lo afferma il dirigente generale della Protezione Civile della Regione Siciliana, ingegnere Calogero Foti, in una lettera inviata il 24 gennaio scorso a tutti i sindaci della Sicilia.

Il capo della protezione civile regionale, avendo constatato che a seguito di emanazione di avvisi di protezione civile con ALLERTA ROSSA per rischio meteo-idreogeologico e idraulico, “la principale delle misure attuate è, pressoché in automatico, l’emissione di un’ordinanza di chiusura delle attività didattiche”, intende chiarire ai sindaci che non può sussistere un diretto rapporto tra l’emanazione dell’avviso con Allerta Rossa e la conseguente chiusura delle scuole.

Infatti l’alto dirigente regionale ritiene che la chiusura delle scuole “debba essere determinata esclusivamente sulla base dell’esame del rischio esistente sul territorio e, pertanto, dovrà essere valutato se i plessi scolastici sono ubicati, o se la viabilità che dovranno percorrere i loro fruitori ricade, su aree a rischio idrogeologico o idraulico. In tale situazione, allora, potrebbe ipotizzarsi la chiusura delle scuole altrimenti appare assolutamente priva di necessità.” Auspica, infine, l’ingegner Foti che “dette procedure vengano contenute nei piani di protezione civile locali.”

E proprio di quest’ultimi la Regione Siciliana chiede conto e ragione alle amministrazioni locali. Infatti con una seconda lettera inviata lo stesso giorno ai comuni siciliani, l’ingegnere Calogero Foti, ricordando “l’importanza del piano comunale di protezione civile per la definizione di procedure chiare e condivise che consentano la definizione di CHI DEVE FARE COSA, COME E QUANDO”, desidera conoscere dai sindaci (autorità locale di protezione civile) lo stato dei piani di protezione civile, le risorse umane, i mezzi e le attrezzature nonché le modalità di impiego e attivazione delle Organizzazioni di volontariato di protezione operanti nei rispettivi territori.

Tutto questo, afferma l’ingegner Foti, “anche al fine di individuare particolari criticità dei Comuni, a salvaguardia di tutto il sistema locale, intercomunale e regionale della Protezione Civile.”

E il piano di protezione civile del Comune di Misterbianco?

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