Elezioni 2017, tra Lineri e Montepalma i cartelloni pubblicitari spuntano come funghi… velenosi Segnalazione del consigliere comunale Marcello Russo: un impianto precario e pericoloso per mezzi e persone
Un impianto pubblicitario spuntato dal nulla: due pali infilati in due vasconi di cemento e nessun riferimento del concessionario. Il posto: la rotonda tra Lineri e Montepalma, a fianco alla fermata dell’AMT, territorio di Catania. È la nuova frontiera della propaganda elettorale?
Il caso vuole, che sull’impianto ci sia sopra il manifesto 6×3 del sindaco uscente. È bastato questo per accendere negli altri schieramenti in campo qualche dubbio. E suscitare l’indignazione del consigliere comunale Marcello Russo che vuol vederci chiaro e annuncia di interessare la Polizia locale di Catania. In effetti, l’impianto pubblicitario nella sua struttura è quanto di più precario e pericoloso ci possa essere, tanto per i mezzi in circolazione quanto per le persone.
Ecco la segnalazione del consigliere Russo sul suo profilo Facebook: “E poi c’è sempre chiddu spettu, mbare azzicca du pali ci metti un pocu di cimentu ca amu a mettere a fotu du sinnucu. Mbare ma è regolare? Ma futtitinni, Iangelo annachiti, potta u cimento rapido e du vaschi che illinchemu accussi u palu non si movi. Mi chiedo è legale tutto questo? Chi ha autorizzato una struttura priva dei requisiti di legge inerente la sicurezza della cartellonistica stradale? Dove è indicata la ditta a cui le forze di polizia si possono rivolgere in caso in cui succedesse un incidente. Un cartellone 6×3 sappiamo tutti che può provocare gravissimi danni se cade in testa a qualcuno o se con la forza del vento finisce su un’auto. Ma gli altri tre che hanno stipulato un regolare contratto pagato una tassa su’ fissa o sono per il rispetto delle regole. Domani personalmente chiamerò il comando della Polizia locale di Catania per accertare il tutto. Questa è la tanto decantata legalità.”
Ecco le foto all’impianto fatte dal consigliere:
Stavolta però, sembrerebbe proprio che il primo cittadino c’entri fino a un certo punto, e quasi a sua insaputa. Anzi, sarebbe vittima di un concessionario a corto di impianti pubblicitari e di scrupoli. Che si è inventato un cartellone posticcio, e fuori norma, per non perdere i proventi di un contratto che aveva già sottoscritto. Mentre alla candidata sindaco Maria Antonia Buzzanca era stata negata la disponibilità dello spazio in quel sito, proprio perché i tre cartelloni regolari erano già occupati.
Ci auguriamo che l’amministrazione comunale competente prenda i dovuti provvedimenti e che il sindaco di Misterbianco allontani qualsiasi dubbio sulla sua posizione. Anche perché affidarsi a concessionari o attacchini poco limpidi può riservare sgradite sorprese anche dal punto di vista giudiziario. La campagna elettorale ha bisogno di elementi chiari di legalità e rispetto delle regole. Specialmente per quanto concerne la vigilanza sui mezzi di propaganda che, troppo spesso, in passato, sono stati oggetto di uno sconsiderato lasciar correre.
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