25 Aprile, cittadinanza onoraria ad Alfredo Petrini che conobbe il partigiano Orazio Costorella Manifestazione al Monumento dei Caduti pieno di erbacce. Che sensibilità!
In occasione delle celebrazioni per il 25 Aprile, Festa della Liberazione, l’amministrazione comunale ha conferito ad Alfredo Petrini di Narni (Terni) la cittadinanza onoraria del Comune di Misterbianco per aver riportato alla luce il sacrificio e l’atto eroico del concittadino Orazio Costorella, partigiano della Resistenza.
La manifestazione si è svolta in due momenti: il primo, presso il Monumento ai Caduti, con la deposizione di una corona d’alloro e gli interventi del sindaco Di Guardo, di Petrini, di Orazio Costorella jr, nipote dell’eroe, e di Giusy Milazzo per l’ANPI Catania.
Il secondo, con la consegna della pergamena, si è svolto nella sala matrimoni del Palazzo del Senato. Vi hanno preso parte il Comandante della Tenenza dei carabinieri Pasquale Cuzzola, gli ex sindaci Ninella Caruso e Salvatore Saglimbene e i rappresentanti di Attiva Misterbianco che, assieme ad altri concittadini, avevano perorato la concessione del riconoscimento.
La cerimonia si è conclusa a piazza Orazio Costorella dove è stata deposta una corona ai piedi del monumento che ricorda il gesto del partigiano alle nuove generazioni.
Petrini, 83 anni, aveva conosciuto Costorella nel corso della guerra di Liberazione, prima che fosse trucidato dalle forze nazifasciste il 17 febbraio 1944, a Poggio di Otricoli, dopo un processo sommario, per non aver voluto tradire i propri compagni.
I Carabinieri di Calvi informarono la madre di Orazio della sua morte. Ma il fonogramma venne smarrito e non arrivò mai: la famiglia perse le tracce del partigiano.
Ma il ricordo e la tenacia di Petrini fu risolutivo: da dove proveniva quel partigiano siciliano al quale era intitolata la piazzetta della frazione di Poggio di Otricoli?
Petrini e la sua famiglia si misero alla ricerca: grazie a internet, scoprirono l’esistenza di un’altra piazzetta dedicata al Costorella, proprio nel suo paese d’origine.
Non solo: riportò alla luce anche il luogo della sepoltura, sconosciuta agli stessi familiari e ricostruì, raccogliendo le testimonianze di coloro che avevano assistito ai tragici fatti, l’atto eroico del giovane partigiano misterbianchese.
Nel 2006, la conclusione della vicenda: l’allora sindaco Ninella Caruso, davanti alla documentazione raccolta da Petrini, a nome della comunità aveva fatto istanza al Presidente della Repubblica per la concessione della Medaglia d’Oro alla memoria. Il riconoscimento fu conferito il 25 aprile del 2006 ai familiari dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi nel corso di una cerimonia tenutasi nel cortile d’onore del Quirinale.
Una nota non proprio al margine: non si potevano ripulire dalle erbacce la stele e l’aiuola del monumento vista l’occasione?
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