Elezioni 2017 – Farneticazioni su Facebook: “Un cecchino per Di Guardo…” L'autore si è scusato ma il sindaco ha annunciato denunce e lamentato la campagna d'odio contro di lui
Ci sono momenti in cui appare opportuno asciugare dalla penna l’inchiostro della polemica e intingerla nel calamaio della moderazione e della solidarietà. Questo è uno di quei momenti.
Non possiamo non testimoniare la nostra solidarietà al sindaco Nino Di Guardo, oggetto di un post farneticante su Facebook: un cittadino di Misterbianco, sottufficiale delle forze dell’ordine, ha scritto, riferendosi al sindaco di augurarsi la presenza di un “qualche cecchino sul tetto che ‘allegramente’ lo zittisce! Un colpo che si confonde con i ‘bombardamenti’ così la finisce di imitare gli altri candidati sindaci. Se non ora quando!!quando!!”.
Di Guardo stamattina ha tenuto una conferenza stampa in municipio per rendere partecipi del fatto stampa e sostenitori. “Registro con tristezza in questa campagna elettorale una campagna di odio nei miei confronti dove campeggia la parola morte – ha detto – e non una critica politica.”
“Continuerò a lavorare sodo – ha proseguito – ma ho il dovere di garantire la serenità della mia famiglia. Leggere frasi così pericolose rivolte alla mia persona da cittadini che non conosco mi angoscia poiché non credo che la mia attività pubblica possa suscitare in qualcuno tanto odio.”
C’è da dire che l’autore del post, già ieri sera, aveva cancellato il suo scritto e chiesto scusa, sempre via social: “Stasera ho tentato di contattare telefonicamente il sindaco Nino Di Guardo, ma invano, pertanto utilizzo la stessa Piazza (FACEBOOK) per porgere pubblicamente le mie scuse per l’espressione infelice utilizzata in un precedente post, il cui significato è stato frainteso. Rimango estraneo a qualsiasi vicenda di natura politica ed elettorale. Rinnovo ancora le mie scuse e confido in una risoluzione pacifica della vicenda.
L’auspicio di risolvere bonariamente la questione sembra però mal riposto. Il sindaco ha annunciato che si rivolgerà all’autorità giudiziaria per quanto accaduto e che presenterà una denuncia: “Non avrò più tolleranza per simili attacchi. Ne ho letti tanti ma ho lasciato perdere. Questa volta però qualcuno sui social pensa al peggio e lo scrive, non per chiedere un voto contro Di Guardo, ma una pallottola per Di Guardo. E chi scrive queste cose istituzionalmente porta con sé una pistola.”
Nelle sue conclusioni, il sindaco ha invocato un clima di pacificazione: “Si affronti la campagna elettorale com’è giusto che sia e vinca il migliore e chi decide il popolo”.
Forse è tempo anche di mettere da parte i ‘cialtroni’.
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