Elezioni 2017 – L’Antonio Furioso: “Tradito dal voto di genere. Cambiamo la legge!” L'ex consigliere comunale Licciardello si sfoga: "Dopo 15 anni mi fermo ma resto a disposizione della gente"
Amareggiato lo è. Deluso pure. Un po’ inca…volato anche. Una furia che dissimula bene, ma che traspare da ogni parola. E la sua sembra quasi una resa. Ma per chi conosce l’uomo e ne ricorda la combattività, Antonio ‘Pizzauppi’ Licciardello forse farà una pausa, ma per ritornare più grintoso che mai.
Candidato nella lista ‘Misterbianco rinasce’, meglio nota come ‘La Sveglia’, con le sue 235 preferenze è finora risultato il secondo dei non eletti: vittima eccellente, secondo lui, del voto di genere.
Così lo sfogo che consegna ai nostri microfoni sembra più una dichiarazione di guerra che un testamento politico: “Basta con questa legge elettorale, basta con questo voto di genere che serve solo per truffare le persone perbene come me e portare acqua al mulino dei soliti onorevoli. Cambiamola!”
“Devo ringraziare tutti i miei elettori e la mia famiglia che mi ha sostenuto – dice visibilmente amareggiato – ma questa legge va cambiata, non per me che ormai ho deciso di fermarmi, ma per chi verrà dopo. Io sono testimone diretto di come non abbia funzionato e voglio mettermi alla testa di un movimento che porti al suo cambiamento”.
Che cos’è che non funziona? «È una legge che serve solo a tradire le persone perbene – chiarisce l’ex consigliere comunale – e a favorire i patronati, i centri di potere e i soliti onorevoli, che possono così mettere le proprie pedine in ogni territorio, persone che spesso non hanno legami con la realtà in cui si vengono a trovare”.
Che cosa le è successo? “Il mio caso è emblematico: vengo contattato, accetto l’accoppiata e però scopro che era stata fatta anche con altri candidati. Io, alla fine, i miei voti li ho portati, ma a me è arrivato ben poco. E così hanno fatto anche altri candidati”.
La soluzione? “Voto di genere bloccato” risponde Licciardello. “L’accoppiata va dichiarata prima – spiega – in sede di presentazione delle candidature, ed eventuali preferenze espresse diversamente vanno annullate e dato solo il voto di lista: così in consiglio ci saranno davvero più donne, più misterbianchesi, più persone legate al proprio paese».
Antonio ‘Pizzauppi’, in passato è stato anche assessore. E, spesso, a ogni rimpasto si è parlato di un suo ingresso in giunta, come premio per il suo attivismo. Ma per lui i sogni si sono sempre dissolti all’alba. Ora però è fuori anche dal consiglio comunale.
Davvero è intenzionato a ritirarsi?: “Tornerò a stare vicino alla mia famiglia e agli amici – dice – non chiedo niente al sindaco Di Guardo, che ritengo un amministratore eccezionale e al quale vanno i miei complimenti per la riconferma, ma resto sempre a disposizione della comunità”.
Ce la farà a mantenere l’intenzione?
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