Raccolta differenziata, Stop all’organico: il primo scoglio per Di Guardo. “Incredibile!” Domani, lunedì 3 luglio, conferenza stampa sulla sospensione del servizio di accettazione
Nemmeno il tempo di fare il primo bollino all’equipaggio e già per la ‘nave Di Guardo’ si profila il primo scoglio: la sospensione del servizio di accettazione dei rifiuti organici per la chiusura della piattaforma di Ramacca. La conseguenza sarà il conferimento in discarica del rifiuto organico raccolto in maniera differenziata con il ‘porta a porta’.
Domani mattina, lunedì 3 luglio, alle ore 10.30, il sindaco Nino Di Guardo nella sala Giunta del Palazzo municipale di Via S. Antonio Abate terrà una conferenza stampa sulla vicenda.
“Una situazione che ha dell’incredibile – afferma il sindaco – perché vanifica gli sforzi immani del Comune per raggiungere il 60% di raccolta differenziata. Ho inviato il 29 scorso una nota al Presidente della Regione Siciliana, al Prefetto di Catania e all’assessore regionale all’Energia per avere un intervento urgente, ma senza ricevere risposta. Tutto ciò determinerà, a partire da oggi, un calo nella raccolta dopo anni di impegno e sacrifici.”
L’impianto di Ramacca è uno dei due che si trovano in provincia di Catania; l’altro è a Caltagirone, della Kalat Impianti colpito proprio ieri da un incendio. L’impianto di Ramacca è gestito da una società privata, la Ofelia Ambiente; ha una capacità annua di 60 mila tonnellate. Nei giorni scorsi, la ditta ha comunicato ai Comuni della zona etnea che non potranno più conferire la frazione umida per saturazione dell’impianto: in pratica c’è un eccesso di domanda di servizio rispetto alle capacità operative della struttura.
In effetti, già a metà maggio l’Ofelia aveva fissato la chiusura dell’impianto per il 17 giugno. Il termine era stato prorogato perché si attendeva l’apertura di una nuova piattaforma privata a Belpasso. Il cui sindaco, Carlo Caputo, aveva lanciato l’allarme invano: il comune etneo sarà costretto a conferire la frazione di umido nella discarica ‘Valanghe d’Inverno’.
Di Guardo, nella conferenza stampa, chiederà conto alla Regione Siciliana delle promesse non mantenute: la bonifica del dismesso impianto di ‘Tiritì’ e la chiusura completa dell’impianto di ‘Valanghe d’Inverno’. A questo punto, sempre più lontana.
“Assistiamo all’assurdo che – dice il sindaco Di Guardo – l’azienda che gestisce l’impianto richiede il rinnovo dell’autorizzazione e il pagamento di somme alla Regione che è stata condannata. Il presidente della Regione mantenga le promesse e gli impegni assunti, altrimenti se non riesce a gestire un settore così delicato dopo anni di governo, scelga di conseguenza.”
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