Rifiuti, impianti per l’umido chiusi. Di Guardo: “Differenziata vanificata, una situazione vergognosa e inaccettabile” Il sindaco contro il presidente Crocetta: "Dalla Regione un muro di gomma. Sui rifiuti ha fallito"
Differenziare l’umido e… buttarlo lo stesso in discarica. È quanto sta succedendo dall’1 luglio nei comuni etnei che si servivano dell’impianto di compostaggio di Ramacca, gestito dall’impresa Ofelia Ambiente srl. Impianto saturo per… eccesso di differenziata!
La sospensione del servizio obbliga i Comuni a conferire i rifiuti nella discarica della Sicula Trasporti, aggravando la situazione non solo ambientale, ma anche economica.
“Una situazione vergognosa e inaccettabile”. Con queste parole, oggi, il sindaco Nino Di Guardo ha bollato oggi l’intera vicenda. L’occasione: la conferenza stampa indetta per protestare contro “l’incapacità del Governo regionale a risolvere l’emergenza rifiuti in Sicilia”.
Di Guardo prende di petto, per l’ennesima volta, il vecchio compagno Rosario Crocetta, nelle sue vesti di presidente della Regione Siciliana. “Gridiamo alto e forte – esclama il sindaco – il fallimento del Governo Crocetta sul problema dei rifiuti che, in questo caso, vanifica gli sforzi fatti e che hanno portato la nostra comunità a differenziare oltre il 60 per cento dei rifiuti”.
Ma con il conferimento tutto in discarica, ecco il risultato che ha dell’incredibile: come se l’impegno delle famiglie a differenziare fosse inutile e il Comune inadempiente! E nonostante l’amministrazione abbia contattato l’assessorato regionale all’Energia e rifiuti già dal 29 giugno, nessuno risponde: un muro di gomma.
“Il paradosso – continua il sindaco – è che prenderemo le multe per non aver differenziato i rifiuti. Solo che non possiamo più differenziare perché l’impianto non ne accetta più. Con l’ulteriore beffa che scarichiamo in discarica l’umido pagandolo come indifferenziata, al posto di averne un ritorno economico.”
Eppure la soluzione sembra a portata di mano: si chiama Raco srl, un impianto privato in territorio di Belpasso. “Struttura in condizioni di stallo – spiega il sindaco – poiché la Sicula Trasporti non accetta il cosiddetto sovvallo, cioè la parte di materiale rimasta sopra le maglie di separazione, che proviene dall’impianto Raco.
Secondo Di Guardo, “basterebbe autorizzare in emergenza l’impianto per sbloccare questa vergognosa situazione. A parole tutti vogliono differenziare, ma nei fatti mettono i Comuni all’angolo con la conseguenza di abbassare la percentuale disabituando i cittadini a differenziare i rifiuti”.
L’esperta Angela Vecchio punta il dito anche sulla mancata bonifica del sito in contrada ‘Tiritì’ e sulla recente motivazione del C.G.A., Consiglio di giustizia amministrativa, che condanna la Regione a pagare 5 milioni alla discarica dell’OIKOS a Motta S. Anastasia.
“Un impianto illegittimo per mancanza di diversi requisiti tra cui la mancanza dell’impianto di biostabilizzazione – dice l’avvocata Vecchio – viene mantenuto in funzione per ricevere la frazione secca, quando neppure questa poteva essere conferita già nel 2009.”
Il Comune di Misterbianco continuerà l’azione di protesta e prenderà parte a un incontro convocato a Catania presso la facoltà di Agraria in via S. Sofia con il responsabile regionale della raccolta differenziata, l’ingegnere Salvo Cocina.
Alla conferenza stampa, erano presenti anche i neo assessori Carmelo Santapaola, Stefano Santagati, Matteo Marchese e Aldo Parrinello.
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