Carnevale 2018, arriva il secondo acconto: “Gruppo ricco mi ci ficco”? Conviene o no partecipare alla kermesse? Risponde Nino Torrisi, rappresentante dell'associazione Eagles Misterbianco
Arrivano altri cinquemila euro ai gruppi dell’edizione 2018 del Carnevale di Misterbianco. Si tratta del secondo anticipo sui 15 mila euro complessivi che la giunta municipale,a fine ottobre, ha voluto riconoscere a ogni associazione come incentivo. Il primo acconto risale al 3 novembre ed è stato di quattromila euro a ogni gruppo.
La decisione è scaturita dopo il sopralluogo della Commissione Tecnica/esaminatrice svolto all’interno dei cantiere destinati alla realizzazione dei carri, il 7 dicembre scorso. La commissione ha riscontrato che tutte le sei associazioni avevano già effettuato acquisti di materiali, per una spesa di gran lunga superiore all’importo di quattromila euro erogato come primo anticipo dal Comune.
Sulla base di tali spese, i legali rappresentanti di alcune associazioni avevano chiesto alla commissione di ottenere un ulteriore acconto. E così è stato, le somme sono state prelevate dal bilancio 2017: 29mila e 800 euro sono stati prelevati, capitolo 72701 – cod.7.1.1.4. “Utilizzo contributo dello Stato per contributo incentivo partecipazione concorso gruppi in maschera”; altri 200 euro dal capitolo 70605- cod.7.1.1.4. “Contributo incentivo di partecipazione concorso gruppi partecipanti al carnevale”.
Alla fine, ogni gruppo si vedrà assegnare un cospicuo contributo incentivo di 15 mila euro più un bonus, in base al numero di partecipanti alla sfilata. Non proprio noccioline. Un piatto ricco al quale, se fosse a un tavolo di poker, ogni giocatore vorrebbe partecipare a occhi chiusi: “Piatto ricco mi ci ficco!”
Ma davvero ogni gruppo fronteggia tutte queste spese per partecipare al carnevale di Misterbianco e ha bisogno di tale incentivo? Insomma, ci si perde o ci si guadagna a ‘fare il Carnevale’?
Abbiamo sentito Nino Torrisi, rappresentante dell’associazione Eagles Misterbianco, un nuovo gruppo nato da una costola della storica associazione Turi Campanazza.
«Le spese ci sono – risponde Torrisi – intanto bisogna pensare subito ad assicurarsi le prestazioni professionali di costumisti e scenografi, per i quali si spendono mediamente seimila euro. Occorre poi avere una sede, di cui pagare affitto con le varie utenze, diciamo per circa 1300 euro».
E per la sfilata?
«Ci sono da affittare i trattori per trainare il carro d’apertura e quello scenografico; poi, ci sono le spese per il carburante e i gruppi elettrogeni, per l’impianto di amplificazione. Occorre pensare anche ai carrelli per il carro, per uno si spendono tra i 600 e i 700 euro».
I singoli costumi però sono a carico dei partecipanti. Ma riconoscete un contributo a ciascuno?
«Sì, quello per il copricapo, nei costumi che lo prevedono, per il quale riconosciamo circa 30 euro».
La vostra, come nuova associazione, ha più spese rispetto a chi ha già partecipato ad altre edizioni?
«Certamente chi è nuovo non può contare sulle attrezzature di chi ha già partecipato. In questo noi siamo un po’ più svantaggiati. Ma sopperiamo con l’entusiasmo».
Insomma, le spese ci sono e bisogna gestirle con oculatezza. Ma 15 mila euro più bonus stuzzicherebbero certamente più di un giocatore di poker. Con o senza costume di Carnevale.
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