Il sindaco chiude l’anno all’insegna dell’ottimismo, ma le tasse non caleranno Conferenza stampa di chiusura 2017 della giunta municipale: progetti, speranze e conferme per il 2018
“È stato un anno straordinario: chiudiamo con le finanze in equilibrio e con un avanzo di amministrazione che ci farà affrontare il 2018 con fiducia e ottimismo”. A sentire le parole del sindaco Di Guardo, nei 40 minuti dedicati alla sua conferenza stampa di fine anno, per illustrare risultati e prospettive di attività a Misterbianco, sembra di stare nel migliore dei Comuni possibili.
Come il Candido di Voltaire, il sindaco appare votato a una inguaribile fiducia, nonostante le peripezie vissute e le contese affrontate (controverse alleanze elettorali comprese) per garantire la continuità del proprio progetto amministrativo. E le magnifiche sorti e progressive di Misterbianco e dei suoi (tartassati) cittadini.
Attorniato dalla sua giunta, il suo vice Carmelo Santapaola e gli assessori Katia Caruso, Matteo Marchese, Aldo Parrinello e Stefano Santagati, Di Guardo ha passato al setaccio tutta l’attività dell’amministrazione.
Cominciamo dai numeri. Cominciamo da quei 3 milioni e 750 mila euro ottenuti dalla Regione per la ‘scuola innovativa Polo per l’infanzia 0-6 anni’ che sorgerà a pazza Kolbe, quartiere (o frazione che dir si voglia) di Belsito. Una, se non l’unica, vera bella notizia di tutta la conferenza stampa. Unica perché si tratta di una gran bella cifra da destinare alla costruzione di una scuola materna/asilo nido in un quartiere periferico.
Certo, poi ci sono i 100mila euro per via Salerno, 800mila per la seconda (contestata) isola ecologica, 500mila per la rete idrica nel quartiere di Serra/Belvedere, 750mila per via S. Giovanni Bosco. E i progetti milionari per sistemare il canale Nunziatella, che raccoglie le acque per portarle nel canale Acquicella, o per completare lo Stabilimento Monaco oltre alla riqualificazione energetica degli stabili di proprietà comunale e l’illuminazione a LED delle vie pubbliche.
Le numerose strutture per giovani e bambini e per lo sport: 15 parchi gioco, 5 nel centro storico (tra cui il faraonico di piazza Dante, costato oltre 120 mila euro) e 10 in periferia; 10 campetti di calcetto, 4 al centro e 6 in periferia; due campi di calcio uno al centro e uno in periferia. I progetti di 800mila euro ciascuno, con mutuo del Credito sportivo, per rifare in erba sintetica il manto del primo e per la tribunetta al Palatenda.
E poi, l’impianto di cremazione in project financing; il Piano regolatore generale, depositato alla Regione Siciliana, dopo non essere passato (opportunamente?) dal vecchio consiglio comunale, che potrebbe essere operante entro la prossima primavera, o tutt’al più in estate. E la riqualificazione energetica degli edifici pubblici, grazie a un nuovo ‘energy manager’, l’ingegnere Salvatore Grasso, che annovera analogo incarico al comune di Acireale.
Tutto bello dunque? Se qualche ombra c’è, si trova nelle difficoltà dovute al ridotto numero dei dipendenti: sono 210 quando dovrebbero essere 370 rispetto alla popolazione residente. Ma i dipendenti si fanno in quattro per raggiungere i risultati. “Debbo ringraziare il personale – dice il sindaco – che si sobbarca ormai da anni il peso di chi va in pensione”. O di chi se ne sta fermo – aggiungiamo noi – nonostante debba correre.
Per sopperire alle carenze dell’organico, Di Guardo conferma che l’amministrazione ha programmato dei concorsi per mobilità, per due tecnici, un contabile e cinque vigili urbani. La carenza di personale già costringe a rivolgersi all’esterno per gli autisti dei trasporti urbani e scolastici.
Capitolo rifiuti in chiaro scuro: Misterbianco chiude con una raccolta differenziata del 63,8%. Evviva, dice il sindaco. Numeri di tutto rispetto, certo. Ma possibile, invece, che ad Acireale (lo stesso comune dell’ingegnere Grasso), senza nemmeno un’isola ecologica, riescono a tagliare la TARI del 30 per cento e nella Misterbianco dei record i risparmi per le famiglie si vedono col cannocchiale? Mistero.
Brutte notizie anche per i contribuenti: per il 2018 l’amministrazione non ha all’ordine del giorno abbassamenti di aliquote. “Le risorse che arrivano dalla Regione sono sempre più risicate – spiega Di Guardo – e non si può cedere alla demagogia di abbassare di qualche punto le tasse per poi lasciare il paese abbandonato».
Chissà se si scureranno in volto anche i più candidi tra i misterbianchesi. Siamo davvero nel migliore dei paesi possibili?
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