La Notte del Liceo Classico allo Spedalieri Tanti Misterbianchesi hanno frequentato e frequentano la scuola

Rappresentazioni, performance, letture classiche, studenti di oggi e di ieri: la notte del classico al Liceo Nicola Spedalieri è ormai un appuntamento irrinunciabile della stagione scolastica e, per una sera, mette in vetrina le suggestioni di studi spesso, a torto, considerati “anacronistici”.

Per questo il messaggio delle civiltà latina e greca, la forza dirompente della filosofia e le continue metafore della modernità rappresentano il filo conduttore di un mega-evento che “apre” la scuola alla città, attualizzando strumenti e canoni comunicativi.

Il glorioso liceo catanese è quello che, negli anni, ha accolto una “colonia” numericamente significativa di studenti misterbianchesi, rinverdendo tradizioni familiari nel segno della continuità e del senso di appartenenza: lo Spedalieri non è soltanto una scuola, una palestra di dialogo e di confronto, ma per cinque anni e per sempre rappresenta uno spartiacque fra l’adolescenza e un nuovo modo di concepire la vita, con la consapevolezza dell’ingresso nell’età adulta.

Non a caso uno spazio importante avranno anche gli ex alunni riuniti nell’Associazione NSP, Nicola Spedalieri People, da un anno impegnati a sostenere la scuola in in difficile momento di rilancio, anche con attività di orientamento agli studenti, attraverso le esperienze di vita e professionali di ciascuno.

Appuntamento a domani, venerdì 12 gennaio, all’Antico Corso: per dirla con Tolkien, le radici profonde non gelano mai.

A seguire la nota della scuola, a cura della professoressa Carmen D’Antonio.

La notte del Liceo Classico

“Nel grigiore del freddo gennaio, quando la Natura sembra riposare nel suo profondo torpore, in città qualcosa è in fermento: è il movimento del perpetuo divenire, è il subbuglio delle forze archetipiche, che nei nostri luoghi, più che altrove, hanno dato prepotentemente mostra di sé sin dal più lontano passato, distruggendo e ricreando: la Terra generosa restituisce ciò che il Fuoco annienta e incenerisce, i corsi d’Acqua nutrono, il nostro mare culla e purifica, infine dolci atmosfere e venti impetuosi sono l’Aria che ristora e apre le danze, sulle note dei lirici greci e dei poeti classici, in cui vengono descritti paesaggi a noi familiari all’interno dei quali si fondono gli elementi naturali con i simboli della mitologia.

Ed è cosi che Teocrito (IV-III sec. a.C.) nell’ ”Idillio” XI narra del Ciclope Polifemo che, seduto su un’alta roccia davanti al mare, canta le lodi dell’amata, la ninfa marina Galatea, descrivendola secondo il linguaggio del proprio mondo che è, appunto, quello fertile e solare della zona dell’Etna.

E ancora, le Forze prorompenti della Natura sono descritte nell’Inno Pseudomerico “A Selene”( VII sec.a.C.):

Muse dal dolce eloquio, di Giove figliuole, maestre degl’inni. Luna bella cantate dall’ali veloci.
Da lei scende celeste bagliore ad avvolger la terra, dal suo capo immortale, dai fulgidi raggi, s’effonde somma bellezza: un’aura rifulge che manda bagliori dalla corona d’oro, si spargono raggi per l’aria.

Eccola la Natura Naturans, natura naturante generatrice e fonte di vita, del resto “Il grande libro sempre aperto e che dobbiamo sforzarci di leggere è quello della natura”- come affermava con passione l’architetto catalano A.Gaudì (1852 -1926).

Vi invitiamo dunque a sfogliare alcune pagine di questo meraviglioso libro la sera del 12 gennaio 2018, dalle ore 18,00 alle 24,00 al Liceo classico N.Spedalieri di Catania, dove si svolgerà la quarta edizione della manifestazione “ Notte nazionale del Liceo classico”.

Qui all’imbrunire prenderanno vita i suoni e le forme della Natura, attraverso performance di vario genere ad opera di diversi autori e attori, grazie alla passione di alunni, docenti ed ex allievi che hanno scelto di testimoniare , non solo per quella notte ma quotidianamente, quanta ricchezza vi è nell’eredità che gli autori classici ci hanno lasciato”.

Paolo Di Caro
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Paolo Di Caro

Classe 1972, Misterbianchese, giornalista, manager pubblico, Sommelier master class. Da due anni, vista la crisi del teatro, anche attore amatoriale. Ex runner con l'artrosi, appassionato di Dylan Dog e Corto Maltese. Per invidia. Il Bilbo Baggins che era in lui è partito, Frodo non ha più l'Anello e anche Gandalf non è che si senta benissimo. A parte questo, non molla mai.

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