Termovalorizzatori, SÌ o NO? Botta e risposta tra Di Guardo e il M5S A una lettera pubblicata su 'La Sicilia' ribattono Jose Marano, Giuseppe Di Stefano e Valentina Puglisi

Botta e risposta sul tema dei termovalorizzatori tra il sindaco Nino Di Guardo e il Movimento 5 Stelle. Uno scambio a suon di lettere, comunicati e post sulle reti sociali per ribadire posizioni contrastanti e inconciliabili tra loro: il primo cittadino misterbianchese favorevole, contrari i 5 Stelle, con le voci della deputata regionale Jose Marano e i consiglieri comunali Giuseppe Di Stefano e Valentina Puglisi.

Ad aprire il confronto aveva esordito il sindaco, con un intervento pubblicato sul quotidiano ‘La Sicilia’ il 13 gennaio. Eloquente il titolo: “Termovalorizzatori, il coraggio di dire sì”. In estrema sintesi, Di Guardo sottolinea che a Misterbianco, 50mila abitanti, “siamo riusciti a raggiungere la percentuale del 64%, ma tale traguardo ha comportato un impegno straordinario che dura da diversi anni”.

Per il sindaco, immaginare di arrivare al 100% per il sindaco “è irrealistico”. Dunque, si chiede egli stesso nella lettera pubblicata dal quotidiano catanese, “Cosa fare della rimanente parte indifferenziata? Come smaltirla?”

Scartato il trasferimento all’estero (“valido solo per un’emergenza e per un breve periodo”) e quello delle discariche, resta solo quella di nuovi impianti come presenti in molte città italiane ed europee, come Parma, Brescia, Vienna, Berlino. Città che “pur vantando una alta percentuale di raccolta differenziata, traggono notevoli benefici dall’utilizzo dei termovalorizzatori”.

“Sono convinto – afferma Di Guardo ancora – che con le chiacchiere e i futili ideologismi non si va da nessuna parte e dobbiamo guardare alle esperienze positive delle città più progredite d’Europa se vogliamo veramente uscire dall’eterna emergenza”.

Da Palazzo dei Normanni, la risposta della deputata Marano non si è fatta attendere. Per lei, la soluzione non è nell’incenerimento, ma nell’aumentare il numero delle piattaforme che recuperano i materiali.

“Sostenere ancora i termovalorizzatori – scrive in un comunicato – come soluzione all’annosa emergenza rifiuti è anacronistico. Mi duole contraddire il primo cittadino di Misterbianco, ma l’unica strada per risollevare le sorti dell’emergenza rifiuti in Sicilia è incrementare le piattaforme che recuperano materiali. Incenerire o comunque recuperare energia elettrica attraverso la termovalorizzazione, va esattamente nella direzione opposta”.

“L’Europa – osserva la deputata regionale a 5 Stelle – ci impone di raggiungere livelli superiori al 65% di raccolta differenziata. Costruire termovalorizzatori non garantirebbe affatto questi risultati. Non si tratta soltanto di impianti pericolosi, ma anche inutili per gli obiettivi imposti dalla Europa.

“L’unica strada per diminuire il conferimento in discarica – conclude – è aprire le piattaforme che recuperano l’umido, sia private che pubbliche, e avviare un’economia dei materiali riciclati. Se Musumeci vuole dimostrare di essere migliore di Crocetta, deve avere il coraggio di portare avanti queste scelte. Tutto il resto è la solita minestra riscaldata già vista ai tempi di Cuffaro”.

Sorpresi dalla posizione di Di Guardo si sono dichiarati Di Stefano e Puglisi. Che, dal Palazzo del Senato misterbianchese, ironicamente, arrivano a chiedersi: “Il sindaco è forse bipolare o semplicemente incoerente?”

“Come può un sindaco così attento – continuano – non sapere che l’incenerimento dei rifiuti li trasforma in nanoparticelle tossiche e diossine, che tale processo necessita di sostanze come acqua, calce, bicarbonato che aumentano la massa iniziale dei rifiuti e che da una tonnellata di rifiuti vengono prodotti fumi e 300 kg di ceneri solide e altre sostanze. È possibile che ignori che tali ceneri solide vadano smaltite, per legge, in una discarica per rifiuti tossici nocivi, rifiuti estremamente più pericolosi delle vecchie discariche?

“E se è vero che la differenziata di Misterbianco ha raggiunto il 64% – concludono – l’impegno profuso per il raggiungimento di un simile risultato non contrasta con l’endorsement ad una tecnologia che va nella direzione opposta? Cosa dire infine dello spreco energetico derivante dall’incenerimento di preziose materie prime?”

Attendiamo risposte.

Rosario Nastasi
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Rosario Nastasi

Nasce a Misterbianco nel secolo scorso ma sfiderebbe volentieri Capitan Uncino. Si forma al Classico ma subisce il fascino delle Scienze: Biologia a Catania; Comunicazione a Cassino (Fr). Pubblicista dal 1992, è passato dalla carta stampata, alla Tv, alla radio, al web. Rugbista da giovane ma ora si logora le rotule al calcetto. C'è vita senza contraddizioni?

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