Aria a Misterbianco, ZWS: “Quadro non critico ma le auto inquinano” "Occorre una seconda centralina in zona Toscano per valutare la discarica". "Che fine ha fatto il ricorso al Tar per le royalties della discarica?"
L’aria a Misterbianco? Inquinata dagli scarichi delle auto! Così dicono i risultati della centralina dell’ARPA (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) posizionata all’ingresso del centro storico. Risultati che sono stati analizzati nei giorni scorsi dalla sezione di Zero Waste Sicilia Etna.
“I dati non presentano un quadro estremamente critico nell’insieme – dice Angelo Naso, coordinatore della sezione – ma contengono degli aspetti comunque preoccupanti relativi agli indicatori tipicamente legati allo smog automobilistico, cioè benzene e PM10, con picchi giornalieri che superano anche di 7 o 8 volte i limiti di legge”.
Con una media annuale sotto il limite di allerta, verrebbe da dire allora che l’aria di Misterbianco è quasi sempre pulita?
“Sotto il limite ma comunque vicina a esso! Banalmente, significa che Misterbianco soffre strettamente del traffico su gomma che viaggia sulla tangenziale e sulla Statale 121. Traffico che spesso si riversa nelle vie cittadine a causa di incidenti o lavori su queste due grosse arterie stradali e che finisce per congestionare traffico urbano e polmoni dei cittadini”.
E gli altri dati?
“Siamo soprattutto all’oscuro sui composti inquinanti provenienti dalla discarica. Perché la stazione del’ARPA è studiata per il monitoraggio della qualità dell’aria relativamente ai soli agenti inquinanti provenienti dal traffico”.
Che cosa ci sarebbe da fare secondo ZWS Etna?
“Sarebbe opportuno avere almeno due stazioni: una in zona Milicia e una in zona Toscano, che di continuo registrino, oltre all’ossido di carbonio (CO), il benzene e il PM10, anche il metano e il gruppo dei mercaptani, l’idrogeno solforato, il dicloroetano, l’acrilonitrile, oltre che il PM2.5, il PM1 e la CO2, che hanno come sorgenti le discariche e le lavorazioni industriali”.
Occorrerebbero altre risorse?
“Ci chiediamo che fine abbia fatto il ricorso pendente al Tar, presentato lo scorso 6 aprile 2017, in cui il Comune di Misterbianco chiedeva alla Regione una diversa ripartizione dei contributi di mitigazione ambientale (D.D. Acqua e Rifiuti n 5 del 25/01/2017) statuiti solo nella misura del 30 per cento e provenienti dalle royalties pagate dall’Oikos e se siano mai arrivati nelle casse del Comune e in quale misura. In quest’ultimo caso, perché non vengono spesi, in parte, per l’acquisto di queste stazioni di monitoraggio dell’aria a salvaguardia di un supporto conoscitivo per i necessari studi epidemiologici in collaborazione con l’Università di Catania?”.
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