Via Gramsci, un parcheggio interrato per la metro? Attirerebbe le auto “come miele per le api”! Un progetto da 2,3 milioni, con capitale privato, che non si capisce a chi dovrebbe servire
Un parcheggio sotterraneo, vicino alla metropolitana, “per diminuire l’uso delle auto”. Un’idea quantomeno bislacca se non fosse che è inserita nel Piano triennale delle opere pubbliche 2018/2020 appena approvato dalla maggioranza in consiglio comunale, con priorità 2018! Un progetto da 2,3 milioni di euro, da realizzare in project financing, cioè con capitale privato. Un intervento che prevede un parcheggio interrato, nel tratto tra via Garibaldi e via dei Vespri, con sistemazione a piazza del tratto di strada sovrastante.
Ma a chi dovrebbe servire un parcheggio sotterraneo, in pieno centro urbano, anche se vicino a uno degli accessi alla stazione metro di Misterbianco centro, dov’è presente anche un istituto scolastico? A quali utenti si rivolgerebbe? Ai cittadini, a chi abita fuori paese, o a quelli che anche per fare 500 metri non possono fare a meno di usare l’auto?
Un’idea che Fiab Catania-MONTAinBIKE Sicilia, la federazione italiana ‘Amici della Bicicletta’, con la voce del presidente Marco Oddo, al telefono con Misterbianco 3.0, definisce “come il miele per le api”. “Se vogliamo spingere la mobilità su altri fronti, come la mobilità pedonale o ciclistica o in altre forme – ribadisce Oddo – si deve scoraggiare la possibilità di arrivare con le auto in centro”.
Parole che vanno all’opposto di quanto sentito in consiglio comunale, durante la discussione sul piano triennale. E che danno all’idea una coloritura ancor più bizzarra. È toccato al consigliere Natale Falà, vice presidente della 2° commissione consiliare, magnificare l’opera in quanto “fondamentale”. E perché mai? “Perché attorno alle piazze, alle uscite e agli accessi della metropolitana – ha argomentato – sarà indispensabile prevedere non solo parcheggi per le auto ma tutta una serie di ulteriori servizi”.
E quali sarebbero tale servizi? “Nuovi spazi per i cittadini – ha aggiunto Falà – isole pedonali, stazioni di mobilità alternativa alle auto, perché la metro consentirà di utilizzare meno le auto”. Ecco che torniamo proprio alle parole del presidente Oddo. E sorgono spontanee alcune domande: perché facilitare l’uso delle auto per arrivare in pieno centro urbano, ancorché per prendere la metro? Perché contribuire a intasare un traffico veicolare che a Misterbianco è anarcoide già di suo? Si vuole forse fare un parcheggio scambiatore al centro del paese per chi viene da fuori Misterbianco, quando tali strutture sono posizionate nella cintura urbana?
Più possibilista Attiva Misterbianco, l’associazione cittadina che si batte anche per una mobilità sostenibile, con in mente una proposta alternativa: un parcheggio sotterraneo sì, ma po’ più in là, in via Duccio Galimberti, dove “abbattuto lo spuntone sciaroso, si potrà scavare in una zona non reticolata da condutture. Sopra si potrà realizzare una struttura sportiva, come una piscina, una struttura polifunzionale immersa in un giardino urbano verticale”.
“Il preliminare appena approvato in consiglio comunale – aggiungono – prevede il project financing, contiamo tuttavia che sia rivisto in sede di variazione del piano triennale delle opere il prossimo anno e che in quella sede, con lo stesso strumento di finanza privata, si possa articolare la proposta alternativa, illustrata dall’ingegnere D’Angelo, in sede di convegno lo scorso 17 marzo e poi di prossima pubblicazione nei relativi atti”.
Insomma, il dibattito è aperto. Ma una domanda finale è lecito farla? Chi lo immagina un imprenditore che spende 2,3 milioni di euro per un parcheggio interrato al centro della ‘metropoli’ misterbianchese? Per quante centinaia di anni dovrà gestirlo per rientrare dalle spese e poi guadagnarci anche qualcosa?
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