Misterbianco e il Giro d’Italia: non sarà un ‘Comune degirizzato’ Alla fine della fiera del dilettantismo locale, la quarta tappa della Corsa Rosa passerà dalla periferia e dal centro storico

Finirà che il Giro d’Italia passerà da Misterbianco. Prevarrà il buon senso o il cinismo politico, ma la carovana attraverserà periferia e centro storico. E di tutta la polemica che ha accompagnato questa storia resterà un ricordo. Indelebile. Permanente. Perché, a guardarla dall’esterno, questa fiera delle vanità appare improntata al più disarmante provincialismo. E in pochi potranno dimenticare la malaccorta gestione di tutta la vicenda da parte dell’amministrazione comunale.

Malaccorta e provinciale, perché c’è da chiedersi se negli annali della Corsa Rosa ci sia traccia di un Comune, inserito nel percorso di una tappa, che abbia dato parere negativo al passaggio dalla carovana ciclistica.

Un parere, vergato dal sindaco, che ha aderito tout court alla relazione del Comando della Polizia municipale. Che, intonato il mantra del “siamo pochi non possiamo farcela”, si oppone all’attraversamento come indicato nella tabella di marcia della corsa.

Malaccorta e provinciale, col sale dello sgarbo istituzionale sulle ferite del diniego, perché c’è da chiedersi se nei verbali delle riunioni del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, ci sia traccia di un’amministrazione comunale che abbia mai snobbato la convocazione del Prefetto.

Una riunione alla quale forse non c’era da mettersi nessuna fascia tricolore, ma solo di assumersi delle responsabilità per garantire la riuscita di un evento di richiamo internazionale. E alla quale nessun delegato del sindaco è stato inviato, pur espressamente convocato, lasciando solo al vice comandante dei vigili urbani l’onere di ribadire il No del Comune.

Eppure, appena un paio di mesi prima, con lo stesso organico, con in più il supporto delle associazioni di Protezione civile, il Comando aveva garantito lo svolgimento del Carnevale: quattro sfilate, sei gruppi, 700 figuranti, otto carri scenografici accompagnati nell’attraversamento, per due volte, della superstrada Catania-Paternò.

Il Carnevale però è anche una straordinaria macchina del consenso. Alla quale nessun politico rinuncerebbe. E alla quale nessun caposettore comunale potrebbe opporsi. Neanche il comandante della Polizia municipale. E dunque vanno bene i doppi salti mortali, pur di mandare avanti la manifestazione. E mostrarsi accondiscendenti ai voleri dell’amministrazione comunale. Anche fino alla fine.

Il Giro d’Italia, invece che ritorni concreti garantisce? Eppure parliamo di un percorso già presentato nel novembre del 2017. Parliamo della quarta tappa, quella del rientro della corsa in Italia, dopo le tre tappe in Israele. Una tappa che passa da Misterbianco dopo esserci stata nel 2008. Che fa parte delle tre tappe siciliane, per le quali anche la Regione ha stanziato dei fondi per sistemare i tratti di strada interessati.


2008 – Il Giro passa da via Garibaldi

Parliamo di una sfilata multicolore di 22 squadre di otto corridori ciascuna, con un seguito ufficiale di auto e moto; precedute da una carovana pubblicitaria di 80 automezzi; 26 agenti e due auto comando della Polizia stradale della Lombardia di scorta; due auto mediche e quattro ambulanze; il personale dell’organizzazione. E le riprese delle maggiori emittenti nazionali e internazionali, con l’interesse di inviati della stampa di mezzo mondo. Una vetrina non da poco.

Quanti si sognerebbero di dire No? Una notizia del genere metterebbe in fermento qualsiasi comunità. Solleciterebbe l’impegno di qualsiasi amministrazione comunale. Qualsiasi. E dovunque. Non a Misterbianco. Il paese degli ‘sperti e puliti’ ha altro a cui pensare.

Per il paese del Carnevale e dei ‘cannaluvari’, che volete che sia un serraglio di sgarruppati professionisti delle due ruote! Per fortuna, la macchina organizzativa della RCS Sport può fare a meno del dilettantismo locale. E la Corsa Rosa, dopo 10 anni, tornerà a passare dalle contrade misterbianchesi.

Dopo averci privato degli spettacoli pirotecnici, non riusciranno a privarci anche di questo: Misterbianco non sarà un ‘Comune degirizzato’.

Rosario Nastasi
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Rosario Nastasi

Nasce a Misterbianco nel secolo scorso ma sfiderebbe volentieri Capitan Uncino. Si forma al Classico ma subisce il fascino delle Scienze: Biologia a Catania; Comunicazione a Cassino (Fr). Pubblicista dal 1992, è passato dalla carta stampata, alla Tv, alla radio, al web. Rugbista da giovane ma ora si logora le rotule al calcetto. C'è vita senza contraddizioni?

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