Via Mulini, di chi è il terreno dove il Comune vuole costruire un muro? Per il M5S si avvantaggerebbe un privato, per il vice sindaco Marchese è un lotto comunale

Un terreno incolto. Una recinzione per proteggerlo. E i dubbi del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle sulla proprietà. Di chi è il lotto di terreno al numero civico 14 di via Mulini, dove il Comune vuole realizzare un muro di delimitazione per eliminare disagi e garantire condizioni di sicurezza?

Si tratta dello stesso terreno dove, nel mese di luglio 2018, scoppiò un incendio a causa di alcuni residui di fuochi artificiali accesi per la festa della Madonna del Carmelo. Allora, intervenne il servizio antincendio della Protezione civile comunale.

La determina di settore che ha stabilito l’intervento è la n° 315 dell’1 aprile 2019. La spesa complessiva per realizzare la struttura è di 6.726 euro, con imputazione al Capitolo di bilancio ‘Sistemazione e manutenzione straordinaria di vie, piazze, marciapiedi e arredo urbano’.

Per i consiglieri comunali a 5 Stelle, la determina però manca di indicazioni ritenute importanti. “Sull’ammontare dei lavori nulla si può dire – scrivono – dato che nella determina non sono riportate le caratteristiche dell’intervento e l’estensione dell’area da recintare”.

Ma subito aggiungono: “Vorremmo invece capire quale sia l’urgenza e a quali necessità si debba provvedere per evitare disagi (a chi?) e possibili intrusioni da parte di ignoti (cosa interessa alla P.A.?). Inoltre, se è pur vero che l’art. 841 c.c. non obbliga il proprietario alla recinzione del proprio fondo tuttavia, qualora dovessero crearsi micro discariche, egli dovrà comunque vigilare e procedere alla bonifica. Il Sindaco ha diffidato il privato?”

“Infine – concludono – va detto che in tal modo si produce un illegittimo arricchimento in capo al proprietario del terreno per cui va fatta eventuale richiesta secondo i principi generali ex art. 2041 c.c.”

Insomma, il Comune starebbe per proteggere a proprie spese la proprietà di un privato? Per dipanare la matassa, Misterbianco 3.0 ha interpellato il vice sindaco e assessore ai lavori pubblici Matteo Marchese.

“Il terreno è di proprietà comunale – precisa il vice sindaco – e lo è diventato dopo un abuso edilizio. Può succedere che i consiglieri non ne fossero a conoscenza, ma se avessero prima interpellato gli uffici comunali l’avrebbero saputo in tempo”.

Nel passato recente, a protezione del terreno è stata istallata una rete di protezione che però è stata abbattuta varie volte dal vento. Tra breve ci sarà un vero muro.

Rosario Nastasi
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Rosario Nastasi

Nasce a Misterbianco nel secolo scorso ma sfiderebbe volentieri Capitan Uncino. Si forma al Classico ma subisce il fascino delle Scienze: Biologia a Catania; Comunicazione a Cassino (Fr). Pubblicista dal 1992, è passato dalla carta stampata, alla Tv, alla radio, al web. Rugbista da giovane ma ora si logora le rotule al calcetto. C'è vita senza contraddizioni?

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