Mafia e politica, Attiva Misterbianco consegna la proposta di un Osservatorio contro l’illegalità La proposta già annunciata nel corso del comizio del 18 maggio "può rappresentare un segnale forte della politica locale"
Studiare e promuovere azioni di contrasto verso i fenomeni di illegalità, con particolare riferimento alle infiltrazioni mafiose e alla corruzione. A questo dovrebbe servire l’Osservatorio proposto dall’associazione Attiva Misterbianco che ha presentato ieri una richiesta al sindaco e al consiglio comunale. Attiva Misterbianco ha così dato seguito a quanto annunciato nel corso del comizio tenuto il 18 maggio scorso, sulle vicende tra mafia e politica che hanno portato Misterbianco alla ribalta della cronaca nera.
“L’Osservatorio per lo studio e la promozione di attività finalizzate al contrasto di fenomeni di illegalità, con particolare riferimento alle infiltrazioni mafiose nel territorio e a eventi corruttivi – spiega una nota dell’associazione – è uno strumento di cui si stanno dotando molti comuni, anche del Nord Italia, che negli ultimi anni hanno cominciato a subire l’aggressione mafiosa ed il rischio concreto di infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto economico, politico e istituzionale delle città”.
“Riteniamo – aggiunge la nota – che la proposta possa rappresentare un segnale da parte della politica locale, su cui si è allungata l’ombra del possibile scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, per i noti eventi degli ultimi mesi e per le vicende di cronaca degli ultimi giorni che hanno coinvolto sia esponenti della maggioranza che dell’opposizione”.
Ma di che cosa si dovrebbe occupare l’Osservatorio?
“L’Osservatorio è un istituto – si legge nel documento – che si occupa tra le altre cose, di monitorare i settori sensibili alle infiltrazioni, avanzare alla Giunta e al Consiglio Comunale proposte per rimuovere o prevenire situazioni di cattiva amministrazione, proporre convenzioni, protocolli di intesa o altre forme di collaborazione con le forze dell’ordine e gli organismi giudiziari per contrastare concretamente l’illegalità, redigere relazioni sul fenomeno mafioso che interessa il territorio,
supportare il consiglio anche mediante audizioni”
E ancora, “fornire formazione ed indicazioni utili ai diversi settori del comune per le tematiche relative all’anticorruzione e al contrasto alla criminalità, monitorare il sequestro e la confisca dei beni mafiosi finalizzati al loro riutilizzo ai fini sociali, supportare la formazione interna dei funzionari in settori sensibili per l’elaborazione di una metodologia di prevenzione di possibili infiltrazioni, programmare e realizzare iniziative informative e formative in collaborazione con le scuole finalizzate alla conoscenza e alla prevenzione del fenomeno”.
L’esempio del Comune di Pisa potrebbe costituire un punto di riferimento. “Per agevolare il lavoro del consiglio – sottolinea Attiva Misterbianco – abbiamo allegato il regolamento già approvato dal Comune di Pisa, che proprio di recente ha istituito l’osservatorio”.
Per l’associazione, a Misterbianco, l’istituzione dell’osservatorio avrebbe un significato particolare. “Consideriamo l’istituzione nel nostro comune di uno strumento permanente di contrasto alla mafia una misura necessaria, in un momento come questo dove occorre che le istituzioni comunali lancino un segnale di riscatto alla città e di ferma contrapposizione alla malavita, in attesa delle decisioni della commissione prefettizia in ordine allo scioglimento dell’assemblea cittadina, ormai prossime”.
“Misterbianco ripudia la mafia – che è la frase che vorremmo fosse inserita nello Statuto comunale, conclude la nota – e la combatte in tutte le sue forme. Facciamo un primo passo!”
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