Discarica, Oikos: “Massiccia campagna di disinformazione sul rinnovo dell’AIA” La nota integrale diffusa dall'azienda in occasione della conferenza stampa con sopralluogo all'impianto di ieri

Pubblichiamo la nota integrale distribuita dall’Oikos spa in occasione della conferenza stampa con sopralluogo di ieri 17 settembre 2019

La OIKOS S.p.A. ha ritenuto necessario indire la odierna conferenza stampa, ritenendo che le continue e gravi affermazioni rese nei riguardi della discarica e dei provvedimenti autorizzativi che ne consentono l’esercizio, impongono alla società di denunciare la falsità dei rilievi mossi.

È noto che in data 9 agosto 2019 è stato emanato il decreto della Regione Siciliana, Dipartimento Acqua e Rifiuti, che ha rinnovato l’Autorizzazione Integrata Ambientale, in forza della quale, l‘OIKOS esercita l’attività di discarica nel sito che, come è noto, ricade nel territorio del comune di Motta Sant’Anastasia.

La richiesta di rinnovo del Decreto Regionale col quale era stata autorizzata la discarica, avanzata dall’OIKOS nell’anno 2013, ha dato luogo al relativo procedimento amministrativo, svoltosi nelle forme della conferenza di servizi, al quale hanno partecipato i diversi Enti chiamati a valutare, sotto il profilo tecnico-giuridico, la conformità dell’impianto alla normativa di settore e ad ogni presidio di natura ambientale richiesto dalla legge e dagli organi tecnici che hanno concorso a formare il provvedimento amministrativo.

Al procedimento hanno partecipato anche gli Enti territoriali, Motta Sant’Anastasia e Misterbianco direttamente o indirettamente, coinvolti dalla attività che si chiedeva di autorizzare, i quali hanno potuto manifestare le loro posizioni formulando i loro rilievi nel più ampio e garantito contraddittorio.

Ora, malgrado la formazione della volontà della Pubblica Amministrazione sia stata cosi ampiamente partecipata, subito dopo la emanazione del provvedimento amministrativo è stata sollevata una massiccia campagna di DISINFORMAZIONE, ad opera, in particolare, del Comune di Misterbianco ma anche di altri soggetti che hanno, più o meno consapevolmente rispetto alle tematiche affrontate, inteso unirsi al coro di dissenso che ha riguardato il provvedimento di rinnovo della Autorizzazione Integrata Ambientale.

Si è così proceduto alla martellante divulgazione, attraverso gli organi di stampa, di fatti, circostanze o asserite illegittimità che riguarderebbero a) il procedimento che ha dato luogo alla emanazione della autorizzazione; b) fantomatici interventi di soggetti, estranei al procedimento amministrativo, che sarebbero intervenuti presso gli organi regionali in favore della discarica; c) disquisizioni giuridiche sulla natura del provvedimento, che importerebbero la illegittimità di quello rilasciato all’OIKOS d) altre amenità più o meno di natura tecnica, i cui contenuti e possibile reperire sui social, utilizzati quale cassa di risonanza dei proclami politici, in particolare, del sindaco di Misterbianco.

Il tutto per creare nell’opinione pubblica uno stato di avversione contro la società OIKOS, la famiglia che ne è proprietaria, i professionisti e quanti operano all’interno della azienda.

E ciò si afferma poiché non è mai stato sostenuto da un solo elemento concreto il lamentato danno ambientale che creerebbe l’esercizio della discarica. È il caso di ribadire che l’impianto (li discarica è quotidianamente monitorato dai professionisti clic svolgono i prescritti controlli;

la società è chiamata a rendere conto agli organi pubblici che assolvono alla tutela dell’ambiente e mi riferisco, in particolare, all’ARPA che, è opportuno ricordare, essere proprio l’Agenzia pubblica preposta alla protezione ambientale.

Si è così avvertita l’esigenza di un confronto di assoluta trasparenza con la stampa che ha il dovere di informare l’opinione pubblica narrando fatti, e, correlativamente, anche il dovere di denunciare ciò che fatto non è, per essere, al contrario, falsità.

In questa prospettiva, la prima delle evidenze che si è voluta mostrare è proprio il luogo nel quale è esercitata la discarica, quella in esercizio, Valanghe d’inverno e quella esaurita, Tiritì proprio perché sia percepita, de visu, la gestione complessiva dell’impianto, il trattamento dei rifiuti e la loro gestione, senza che la stessa generi, sul piano visivo, odorigeno o altro, alcuna delle criticità denunciate.

Sono presenti il prof. Federico Vagliasindi consulente della società, in qualità di presidente del Centro Studi di Ingegneria Sanitaria e Ambientale, funzionari tecnici della società che esegue il servizio di monitoraggio e controllo della discarica e gli avvocati che conoscono il procedimento amministrativo e le altre vicende che hanno riguardato l’OIKOS, i quali daranno conto della assoluta non rispondenza al vero dei rilievi denunciati e che risponderanno ad eventuali domande che vorreste porre loro.

OIKOS S.p.A.
L’Amministratore

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Redazione

La Redazione di Misterbianco 3.0

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