L’ipotesi di Di Guardo: dietro allo scioglimento del Comune il potere e gli interessi della discarica? Il sospetto lanciato nel corso della conferenza stampa tenuta stamattina in sala giunta municipale
Dietro allo scioglimento del Comune di Misterbianco c’è l’ombra del complotto. Potere e interessi che convergono in un grande centro: la discarica Oikos. Questo, almeno, è il sospetto che fa emergere, neanche tanto velatamente, l’ormai ex sindaco Nino Di Guardo. Ipotesi avanzata nel corso della conferenza stampa che ha tenuto stamattina in quella che potrebbe essere la sua ultima comparsa nella sala della giunta municipale.
“Forse uno dei motivi principali risiede qua” rivela Di Guardo sbandierando sopra la testa una mappa con le aree delle due discariche di Tiritì e Valanghe d’inverno. “Non ho le prove – precisa dopo – ma è un’ipotesi. Qui (nella discarica, ndr) ci sono i milioni. Vedete dov’è Misterbianco? A 700 metri dalle due discariche, quella di prima e quella di adesso”.
Poi Di guardo ricorda: “In un ricorso al TAR, questo Comune ha fatto perdere, in sei mesi, 5 milioni di euro alla discarica. In un anno, sono 10 milioni”. “Ci siamo battuti per anni contro la discarica – aggiunge – e se chiedete in giro, tutti sanno che il nemico principale della discarica si chiama Nino Di Guardo, sindaco di Misterbianco”.
Ma la stoccata più velenosa, la riserva alla famiglia del senatore Sudano. “La discarica è un grande centro di potere e interessi – afferma Di Guardo – e ci sono soci apparenti e soci occulti. Anche politici sono interessati alla discarica: certamente la famiglia Sudano che ha figli che lavorano là dentro. E Sudano mi ha detto, tempo fa, ‘Noi siamo amici della discarica’. Forse più che amici”.
Per Di Guardo, le azioni per fermare l’impianto della Oikos non si fermeranno. “La nostra battaglia per far chiudere la discarica – ribadisce – con il nuovo provvedimento illegittimo del mese di agosto che hanno rinnovato un’AIA per 10 anni, non finisce mai!”
E continua: “Abbiamo scelto un grande avvocato amministrativista (Nicolò D’Alessandro, ndr) che ci sta difendendo in tutte le sedi e abbiamo fiducia che, prima o poi… Questa discarica Valanghe d’inverno è nata con la corruzione, per cui c’è un funzionario regionale condannato a 9 anni e il presidente della Oikos a 6 anni. I giudici faranno la loro parte, noi non demorderemo neanche in questo caso”.
Naturalmente, si attendono reazioni.
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