Comune sciolto, un ‘Giro tondo’ tra il 1991 e il 2019 Nota dell'avvocato Piero Motta sulle due vicende analoghe che, nel tempo, hanno investito il Comune di Misterbianco
Riceviamo e pubblichiamo un commento dell’avvocato Piero Motta sulla vicenda dello scioglimento del Comune di Misterbianco.
GIRO GIRO TONDO……..
Tutti, ritengo, conosciamo questa antica filastrocca che da bambini ci divertivamo a canticchiare oggi, diventati adulti, la filastrocca diventa assai meno gioiosa.
Circa trent’anni addietro, siamo nel 91, sentii un gran frastuono di allarmate denunce politiche riecheggianti in ogni dove che informavano tutti i cittadini che la mafia aveva trovato posto all’interno del comune di Misterbianco.
Il mio orecchio “sinistro” sentiva ridondare espressioni allarmistiche di malaffare, di sudiciume, di gravi infiltrazioni mafiose; per contro il mio orecchio “destro” sentiva un mormorio quasi un sussurro di preoccupazione per cosa sarebbe accaduto.
Il Tutto effettivamente accade il 20 dicembre 1991, un ministro, di un Governo Democristiano, aveva azzerato un Consiglio Comunale a maggioranza democristiana!
Il decreto parlava di forti condizionamenti mafiosi, di un V. Sindaco indagato, di alcuni dipendenti comunali sotto inchiesta di un clima fortemente inquinato.
Il mio orecchio “sinistro” sentì nitidamente un boato di esultanza, si gridò alla fine di un epoca oscura, si benedisse questa legge che aveva consentito lo scioglimento del Consiglio Comunale e così aveva stroncato ogni possibile infiltrazione nel tessuto amministrativo del Comune.
Il mio orecchio “destro” udì, come controcanto, un sottile fruscio di gente impaurita che riteneva ingiusto il provvedimento, ed inappropriata la legge appena approvata (Legge di conversione del 22/07/1991 n° 221) che poteva andar ben per comuni come Taurianova (Calabria) ma non certo per Misterbianco, era pertanto necessario un ineludibile ricorso al TAR!
***
Passano gli anni, molti eventi sono nel frattempo accaduti, coloro che invocavano una seria risposta dello stato nei confronti del malaffare e della mafia sono divenuti protagonisti della vita amministrativa e politica del paese, gli altri sono scomparsi dalla scena oppure, con fugaci apparizioni, non sembrano più costituire una presenza significativa.
Improvvisamente il paese viene scosso da un tremendo terremoto politico-giudiziario: un V. Sindaco viene arrestato, alcuni dipendenti o ex dipendenti comunali finiscono sotto inchiesta, qualche esponente politico locale si scopre essere “vicino” a pregiudicati di spessore, altri si scopre essere in rapporti di stretta parentela con altrettanti pregiudicati.
Ed ecco ripartire, oggi come allora, un gran frastuono di allarmate denunce politiche riecheggianti in ogni dove che informano tutti i cittadini della rinascita di un sistema mafioso che ha trovato di nuovo posto all’interno del comune di Misterbianco.
Il mio orecchio “destro” stavolta sente una gran chiacchiericcio, una insistente richiesta di giustizia, una invocazione di legalità, una voglia di azzerare Sindaco e Giunta perché meritano di essere azzerati
Per contro, il mio orecchio “sinistro” sente vibranti difese dell’operato svolto, dichiarazioni veementi che nessun condizionamento si è mai verificato, che la mafia è stata messa alle porte da tempo.
Ma…, dopo 28 anni, il Tutto accade di nuovo, stavolta è un ministro di un Governo di sinistra ad azzerare un Comune governato da una maggioranza di sinistra!
Il mio orecchio “destro” sente un boato di esultanza, finalmente la legalità viene ripristinata, finalmente si è spezzato il legame con il malaffare, una legge giusta ha posto fine ad una amministrazione inquinata.
A far da controcanto il mio orecchio “sinistro” ode una voce frustrata che invoca giustizia per una legge sbagliata, per una decisione errata, per un provvedimento “criminogeno” che necessita di un ineludibile ricorso al TAR!
* * *
Mi sento confuso e mi domando, forse che girandomi sbadatamente ho invertito gli ascolti sicché l’orecchio destro adesso sente ciò che udiva il sinistro e viceversa?
Purtroppo non comprendo e molti altri come me appaiono frastornati, a noi comuni mortali e semplici cittadini di una martoriata comunità non è dato sapere.
Chi ha torto, chi ha ragione? ma davvero qualcuno avrà mai avuto ragione?
L’unica certezza che ci rimane è la fine narrata dalla filastrocca che ben conosciamo sin da bambini:
“Giro, giro tondo……………. anddappamu u’ c… nterra” (con un gran tonfo)!
Piero Motta
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