Ex Ponte Graci, per riaverlo dovrà passare ‘l’inverno del nostro scontento’ Residenti e commercianti hanno celebrato con amara ironia su Facebook il mancato evento

Né sotto l’albero di Natale, né nella calza della Befana. Eppure doveva essere il regalo di Capodanno: un ponte nuovo di zecca al posto di quello abbattuto in fretta e furia a settembre. Per il cavalcavia sulla SS 121 che ricollegherà Misterbianco e Motta Sant’Anastasia dovrà passare ‘l’inverno del nostro scontento’. E attendere il tiepido sole primaverile del mese di aprile.

Al di là della citazione letteraria, la conferma è arrivata dall’entourage dell’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, appositamente interpellata da Misterbianco 3.0. Entro la fine dell’anno l’Anas avrebbe dovuto depositare la progettazione definitiva; da quella data, 90 giorni per far partire e completare il cantiere. E rimettere in sesto la connessione stradale sopraelevata tra le due comunità.

Erano apparse fin troppo ottimistiche le previsioni dell’assessore rilasciate in occasione del sopralluogo svolto il 5 ottobre scorso. Nonostante l’accordo quadro con l’Anas, ritenuto fondamentale per velocizzare la procedura, la realtà ha preso il sopravvento. D’altra parte, era già stato riportato nelle schede sullo stato di attuazione delle infrastrutture dell’area della Città Metropolitana di Catania, aggiornate dopo il tavolo tecnico del 30 agosto al Palazzo della Regione di Catania e le ulteriori vicende settembrine: ‘Ricostruzione Ponte Graci SS 121 – affidamento lavori ottobre 2019 con Accordo Quadro – conclusione lavori ricostruzione aprile 2020’.

Continueranno per tutta la stagione fredda i disagi per il traffico veicolare da e per Motta Sant’Anastasia, per i mezzi pubblici provenienti dalla fascia ovest etnea e diretti a Misterbianco e per abitanti e commercianti residenti nella zona. Questi ultimi, con amara ironia hanno anche organizzato un passaparola su Facebook per celebrare il mancato evento.

Rosario Nastasi
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Rosario Nastasi

Nasce a Misterbianco nel secolo scorso ma sfiderebbe volentieri Capitan Uncino. Si forma al Classico ma subisce il fascino delle Scienze: Biologia a Catania; Comunicazione a Cassino (Fr). Pubblicista dal 1992, è passato dalla carta stampata, alla Tv, alla radio, al web. Rugbista da giovane ma ora si logora le rotule al calcetto. C'è vita senza contraddizioni?

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