Coronavirus, le richieste ai commissari: sanificazione strade e sospensione strisce blu Pareri discordi sull'efficacia della sanificazione. La posizione dell'Associazione delle imprese di disinfestazione
Sanificazione delle strade e sospensione delle strisce blu. Lo chiedono alla commissione straordinaria in tanti, dai cittadini alle forze politiche, come misura per fronteggiare l’emergenza dell’epidemia da coronavirus. Il movimento ‘Guardiamo Avanti’ ha avanzato chiesto di nuovo la richiesta di “sanificazione straordinaria di tutte le strade, piazze, luoghi di assembramento e parchi gioco comunali, calendarizzando gli interventi e fornendone adeguata comunicazione alla cittadinanza di Misterbianco”.
Lo hanno ricordato Salvo Foti e Saro D’Urso, dirigenti del movimento, che hanno anche inviato la richiesta di sospensione del pagamento delle strisce blu alla Commissione straordinaria che amministra il Comune di Misterbianco. “Da nord a sud, da Torino a Lecce, da Milano a Catania – dicono – sono tanti i sindaci che hanno disposto il blocco delle strisce blu fino a quando non sarà passata l’emergenza coronavirus e le relative restrizioni. Si tratta di una misura di indubbio buon senso che il movimento ‘Guardiamo Avanti’ propone venga attuata anche nel Comune di Misterbianco”.
“In un periodo in cui il traffico è ridotto per legge a quei pochi spostamenti in auto sono motivati dalla necessità – spiegano Foti e D’Urso – fermare le strisce blu e cancellare le multe erogate dall’inizio dell’emergenza a oggi, ci sembra un doveroso segnale di vicinanza ai cittadini. Auspichiamo che la proposta di esentare i misterbianchesi dal pagamento delle strisce blu venga celermente accolta”.
Sulla necessità di sanificare le strade interviene anche Nino Di Guardo, sindaco sospeso dopo lo scioglimento degli organi comunali per infiltrazioni mafiose. L’ex primo cittadino apprezza la regolamentazione degli accessi dei cittadini al Comune, stabilita dai commissari a causa dell’emergenza sanitaria in corso. “Ma incredibilmente manca il provvedimento più importante che doveva essere preso già da tempo – afferma – e cioè, la sanificazione di tutto il territorio comunale”.
“Cosa aspettano questi commissari?”, si chiede Di Guardo che non lesina polemiche. E aggiunge: “Provvedano immediatamente a sanificare le strade e le piazze e si preparino fin da adesso a sanificare tutti i locali scolastici in modo che i nostri bambini, finita l’emergenza, potranno ritornare a scuola in piena sicurezza. Non perdano altro tempo! Garantire la salute dei cittadini è il loro primario dovere. E d’altra parte non hanno scuse. Le risorse ci sono perché la mia amministrazione ha lasciato piene le casse del comune. I misterbianchesi stanno rispondendo con rigore alle restrizioni imposte dal governo per lottare il maledetto virus. Chi oggi ha nelle mani le sorti del comune faccia altrettanto”.
Ma sanificare le strade serve davvero a contrastare l’epidemia? C’è da dire che sull’utilità di tale intervento, in occasione dell’emergenza coronavirus, non ci sono pareri unanimi. Sembra che per tali interventi non ci siano evidenze scientifiche che ne attestino l’efficacia. Inoltre, qualcuno sottolinea, l’uso di disinfettanti invasivi, come il cloro, potrebbe risultare irritante per le persone e per gli animali, e fonte di inquinamento ambientale.
Proprio alcuni giorni fa, il 14 marzo, l’ANID (l’associazione nazionale delle imprese di disinfestazione) ha posto sul tema una precisa richiesta di chiarimenti al ministero della Salute. All’associazione pare siano arrivate “improvvide richieste di servizi di sanificazione per contenere il COVID-19, alcune volte assecondate attuando dei servizi di disinfezione di dubbia validità ed efficacia”, come riposta sul proprio sito.
Il Ministero ha risposto così all’ANID: “Carissimi, in relazione alla vostra richiesta di chiarimenti su eventuali linee guida del Ministero per la sanificazione dell’ambiente esterno tipo strade dei comuni, si rappresenta quanto segue: L’attività di sanificazione delle strade non è prevista dal DPCM, quindi non è presente la linea guida; inoltre l’utilizzo di sostanze come il cloro, dannose per l’ambiente acquatico, potrebbe rappresentare un problema dal punto di vista di tutela ambientale”.
L’ANID ha costituito urgentemente un tavolo tecnico per stilare un documento da presentare al Ministero stesso per la dovuta validazione. Partendo dalla bibliografia esistente e da documenti ufficiali delle massime autorità in materia, l’associazione presenterà al Ministero della Salute una proposta di protocollo per l’approvazione che sarà poi divulgato.
È certo, comunque, che è meglio avere strade pulite piuttosto che sporche. Ma questo dovrebbe valere sempre. Tanto in condizioni straordinarie, quanto in quelle ordinarie.
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