Decreto “Cura Italia”, se risorse per DAD insufficienti, la Commissione potrebbe intervenire Nota di Attiva Misterbianco sulla risposta avuta dai commissari per le dotazioni digitali alle scuole

Riceviamo  e pubblichiamo nota dell’associazione Attiva Misterbianco su risposta della Commissione straordinaria per richiesta di integrare le risorse alle scuole per la didattica a distanza


Lo scorso 14 aprile abbiamo richiesto alla Commissione Straordinaria di avviare una ricognizione con le
scuole del territorio per verificare se le risorse stanziate dal governo con il decreto “Cura Italia” per
l’acquisto di dispositivi digitali (pc, tablet) da concedere in comodato d’uso agli studenti meno abbienti per la didattica a distanza, fossero sufficienti.

Nel caso risultassero insufficienti chiedevamo ai Commissari di intervenire integrando le somme con fondi del bilancio comunale in modo che a Misterbianco nessuna ragazza e nessun ragazzo restasse indietro. La percezione che abbiamo registrato fin dall’inizio, anche sulla scorta delle indagini Istat sul “digital divide” in Sicilia, è che i fondi inizialmente stanziati col decreto “Cura Italia” non fossero sufficienti a coprire il reale fabbisogno delle famiglie degli studenti, famiglie ulteriormente impoverite dalla crisi che ha investito l’economia locale in seguito all’emergenza relativa alla diffusione del “Coronavirus”.

Una sensazione confermata poi dalla decisione del Governo, annunciata all’opinione pubblica lo scorso 17 aprile con un comunicato apparso sul sito internet del Ministero dell’Istruzione, di destinare ulteriori 80 milioni di euro di risorse PON alle scuole, per l’acquisto di dispositivi informatici.

Lo scorso 24 aprile i Commissari hanno risposto alla nostra richiesta segnalando la loro disponibilità ad intervenire in caso di carenze finanziarie “che dovessero residuare all’esito della corresponsione dei contributi statali assegnati a ciascuna delle istituzioni scolastiche locali”.

Prendendo atto della risposta dei commissari, abbiamo dunque deciso di scrivere ai dirigenti delle istituzioni scolastiche del territorio per informarli della disponibilità del Comune.

Nel caso che anche con la seconda tranche di risorse del governo, non si riuscisse a coprire il fabbisogno delle famiglie, indagato attraverso una verifica interna a ciascun circolo didattico, l’intervento del comune si rivelerebbe essenziale nel contrasto alla povertà educativa e nella tutela di un diritto fondamentale sancito dalla nostra Costituzione, quale il diritto all’istruzione.

Attiva Misterbianco

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