Fase 2 Verde pubblico, riparte la manutenzione – Approvato il Piano per l’uso dei prodotti fitosanitari Programmati interventi per 27mila euro: scerbamento e potatura. Lotta in sicurezza contro l'erba infestante nell'area urbana
Scatta l’ora del verde pubblico: con la “fase due” dell’emergenza Covid-19, l’Amministrazione straordinaria ha programmato interventi di manutenzione per 27mila euro complessivi e approvato il “Piano per l’utilizzo dei prodotti fitosanitari ad azione erbicida in ambiente urbano”. Dopo il periodo di blocco di gran parte delle attività lavorative, è ora di recuperare il tempo perduto: i commissari hanno destinato risorse per riordinare gli spazi verdi, pulire le strade dalle erbacce, posizionare le piantine ornamentali.
L’amministrazione straordinaria, in particolare, ha incaricato, con una gara, una azienda del settore che dalla prossima settimana provvederà allo scerbamento delle strade per circa 15 mila euro; una seconda azienda si sta già occupando della potatura delle piante, con una spesa prevista di oltre 9 mila euro, IVA compresa. All’impegno di spesa si somma il lavoro degli operai comunali che ogni giorno si occupano di determinati lavori che riguardano sempre il verde pubblico.
Rimesse a nuovo anche le aiuole e i vasi ornamentali che si trovano nelle piazze del territorio: un contributo non solo per abbellire i luoghi ma anche per indicare la ripresa della comunità alla vita di tutti i giorni.
La commissione straordinaria ha approvato il “Piano per l’utilizzo dei prodotti fitosanitari ad azione erbicida in ambiente urbano per la gestione della flora infestante” ai sensi del decreto del 22 gennaio 2014, con deliberazione n. 8 del 26.05.2020 (con i poteri del Consiglio Comunale). Il Piano, in accordo con il Piano di Azione Nazionale, prevede l’adozione di “soluzioni migliorative per ridurre l’impatto dei prodotti fitosanitari anche in aree extra-agricole frequentate dalla popolazione, quali le aree urbane, le strade, le ferrovie, i giardini, le scuole, gli spazi ludici di pubblica frequentazione e tutte le loro aree a servizio”.
La professionista agronoma incaricata, dottoressa Cinzia Oliveri, aveva consegnato il Piano nel mese di marzo del 2019. Nella relazione tecnico-agronomica, corredata di cartografia generale (scala 1:10.000) e di dettaglio (scala 1:2000) sono indicate le aree sensibili ove il mezzo chimico è vietato, con contestuale indicazione del metodo alternativo; le aree dove il mezzo chimico può essere usato, esclusivamente all’interno di un approccio integrato con mezzi non chimici e di una programmazione pluriennale degli interventi.
Il PAN include anche specifiche limitazioni d’impiego nelle aree agricole adiacenti alle aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili quali parchi e giardini pubblici, campi sportivi, aree ricreative, cortili e aree verdi all’interno con plessi scolastici, parchi gioco per bambini, superfici in prossimità di strutture sanitarie. In tali aree “è vietato l’utilizzo, a distanze inferiori di 30 metri, di prodotti fitosanitari classificati tossici, molto tossici e/o recanti in etichetta le frasi di rischio R40, R42, R43, R60, R61, R62, R63 e R68″.
Riparte dunque la cura del verde. Come verdi – di bile – saranno quanti “speravamo” fosse stato abbandonato all’incuria.
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