PRG, si torna al punto di partenza: la Regione non approva la VAS. Le reazioni La Commissione tecnica specialistica chiede di rivedere ben 22 criticità
Doveva essere uno dei fiori all’occhiello della passata amministrazione, e invece quel fiore è appassito. Il Piano regolatore generale, approvato da un commissario ad acta della Regione nel 2017, segna un passo indietro: la Commissione Tecnica Specialistica dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente non ha approvato la Valutazione ambientale strategica (VAS) e chiede di rivedere 22 criticità.
La VAS è un documento che “ha la finalità di garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente e contribuire all’integrazione di considerazioni ambientali all’atto dell’elaborazione, dell’adozione e approvazione” di piani come il PRG, per assicurare che siano coerenti e contribuiscano alle condizioni per uno sviluppo sostenibile.
Immediate le reazioni della politica locale. «Nei prossimi giorni – dichiara Marco Corsaro, presidente del movimento “Guardiamo Avanti” – faremo una specifica richiesta di accesso agli atti per poter così comprendere cosa è andato storto e quali sono i motivi di questo “rigetto” da parte degli uffici regionali. La città, infatti, potrebbe ritrovarsi senza strumento urbanistico. A seguire terremo una conferenza stampa per chiarire ai cittadini lo stato delle cose, indicando soluzioni e proposte di buon senso».
La deputata regionale Jose Marano, a nome del M5S, si dice pronta a offrire la collaborazione per superare le criticità. «Il parere della Commissione Tecnica Specialistica dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente afferma che il piano regolatore deve essere rivisto secondo le osservazioni stilate dalla commissione regionale. Una notizia che non deve far desistere dall’ottenimento del risultato: la città ha bisogno di regole e di questo strumento urbanistico perché da decenni sfregiata dalla politica del cemento, delle discariche, della devastazione ambientale, dell’abusivismo» esordisce.
«Non è un caso – aggiunge – che alcune osservazioni si concentrano proprio sull’aspetto ambientale. Tra i rilievi viene chiesto di effettuare un approfondimento dell’analisi del contesto ambientale esplicitando lo stato attuale, il trend, e gli elementi di maggiore criticità ambientali del territorio, utilizzando anche specifici indicatori stabiliti dall’Ispra. In particolare sull’acqua, sul sistema di depurazione e sulla rete fognaria. Inoltre viene chiesta una specifica sui dati ambientali relativi all’aria, alle emissioni inquinanti, ai dati della mortalità e l’analisi dei ricoveri ospedalieri. Inoltre il piano regolatore dovrà tenere conto della riqualificazione urbana e della tutela della biodiversità».
«Si tratta di temi cari al Movimento Cinque Stelle – conclude Marano – per i quali ci siamo spesi sul territorio e per questa ragione siamo pronti ad offrire il nostro contributo affinché i correttivi vengano elaborati al più presto dall’ente comunale, retto dai commissari, in modo tale da ottenere a stretto giro l’approvazione del nuovo piano regolatore generale».
Ora il PRG tornerà di nuovo al Comune di Misterbianco.
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