Uffici sanitari, Guardiamo Avanti: «Pronti a investire la Prefettura della questione» Dal 21 luglio, interventi anche di Jose Marano (Movimento 5 Stelle) e della Cisl catanese
«Le notizie delle ultime ore riguardo l’Asp di Misterbianco e il futuro a tinte fosche dei servizi erogati in via Garibaldi sono assai preoccupanti. Se le ricostruzioni che circolano fossero confermate, la città si vedrebbe privata di presidi basilari come le vaccinazioni, medicina legale, l’Ufficio igiene pubblica e molti cittadini sarebbero costretti a rivolgersi ad uffici situati a Catania. Un disagio illogico e fortemente penalizzante per un comprensorio da oltre 50 mila abitanti».
Dopo l’allarme lanciato da Misterbianco 3.0 sulla chiusura degli uffici Asp a Misterbianco-centro (nella foto, al centro della colonna di destra), è Marco Corsaro, presidente del movimento civico “Guardiamo Avanti”, a intervenire.
«Già oggi abbiamo sollecitato un intervento dell’Assessorato alla Salute e chiesto chiarimenti alla direzione dell’Asp di Catania e alla Commissione straordinaria che guida il Comune di Misterbianco. Vogliamo capire nero su bianco perché la soluzione della sede ex Movicar non sia praticabile e valutare assieme agli uffici competenti eventuali altre proposte. Occorre anche chiarezza su progettazione e ripristino del poliambulatorio di via Galilei (nella foto in alto a destra). A che punto siamo? Da oggi, inoltre, inizieremo una raccolta firme in tutta la città, per dare voce al disagio dei misterbianchesi. Siamo pronti anche a investire la Prefettura della questione, a difesa delle prerogative del nostro territorio».
È doveroso ricordare che, in occasione del sopralluogo del 21 luglio nei locali ex-Movicar, anche il Movimento 5 Stelle siciliano prese posizione. La deputata regionale Jose Marano presentò un’interrogazione per chiedere chiarimenti in merito ai locali del poliambulatorio di via Galilei, abbandonati dall’Asp e che versano in stato di abbandono.
«A Misterbianco – disse Marano – viene leso il diritto alla salute dei cittadini. Dal 2016, infatti i locali dove si effettuavano prestazioni sanitarie di via Galilei era stata dichiarata inagibile. Si tratta di un patrimonio della Regione totalmente squalificato. Adesso, come se non bastasse, apprendiamo che l’Asp ha avviato già da mesi un bando per nuovi locali e di recente è stato effettuato un sopralluogo dai vertici dell’azienda sanitaria e dai commissari del Comune nei locali della ex Movicar per trasferire almeno temporaneamente i servizi. Tutto ciò appare come uno spreco e ho chiesto al governo regionale il motivo per cui non si sono ripristinati gli immobili di proprietà pubblica».
Anche il sindacato insorse. La Cisl catanese, con le federazioni della Funzione Pubblica e dei Medici, si chiese quale fosse il progetto dell’Asp di Catania per la medicina del territorio, soprattutto dopo la drammatica esperienza della pandemia: «Che cosa vuole farne, ad esempio, della struttura abbandonata del Poliambulatorio Galilei di Misterbianco? Non è tollerabile che vengano sprecate risorse pubbliche e parcellizzati i servizi. Intervenga la Regione Siciliana per mettere fine a una penosa vicenda e ripensare seriamente a una medicina più vicina al cittadino».
Ora, il trasferimento della Medicina Legale e dell’Igiene pubblica, per restituire i locali comunali alla scuola, hanno completato l’opera di smobilitazione.
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