Covid-19, Ristoworld contro il decreto del 12 ottobre: «Giusti i controlli ma lasciateci lavorare!» L'associazione di cucina, turismo e difesa del made In Italy si è riunita d'urgenza: «A rischio 2000 imprese»
Monta la rabbia all’interno del mondo della ristorazione, del catering e banqueting contro il nuovo decreto del 12 ottobre. A suonare la carica il consiglio direttivo di Ristoworld Italy, l’associazione di cucina, turismo e difesa del Made in Italy che si è riunita d’urgenza proprio per esprimersi, fra l’altro, su quella che viene definita una vera e propria ingiustizia sociale.
L’associazione lo fa in una nota dove esordisce dicendo che «ristoranti, bar e sale ricevimento sono luoghi sicuri!». E critica il DPCM «che, concretamente, sancisce lo stop a matrimoni (quel che resta di una stagione già disastrata) ed eventi privati».
«Le limitazioni allo svolgimento di cerimonie nuziali, feste e ricorrenze – commenta il presidente dell’associazione Marcello Proietto di Silvestro facendosi portavoce dell’intero consiglio direttivo – è una assurdità perché si compie un atto di ingiustizia. Il decreto varato è incoerente: da un lato si consente che, ad esempio, sugli aerei persone sconosciute stiano una accanto all’altra, che sui treni e sui bus o all’uscita delle scuole ci sia assembramento e dall’altro, imponendo un limite di 30 persone per partecipare ad una cerimonia nuziale, si applichi un rigore assoluto. Tutto ciò diventa un motivo in più a scoraggiare le coppie a coronare il loro sogno d’amore, dopo tutti gli sforzi che sono stati fatti per cercare di recuperare una stagione già disastrata».
«Se il Governo continua su questa strada – continua il documento del consiglio nazionale di Ristoworld – deve sapere che di fatto decreterà la scomparsa di 2mila imprese e la creazione di 100mila nuovi disoccupati. Perché è evidente che se ci fosse un secondo lockdown, il settore non sarà più in grado di riprendersi. Siamo di fronte a prospettive drammatiche!»
Un plauso da Ristoworld Italy giunge all’associazione degli imprenditori del banqueting e del catering che sta dimostrando grande senso di responsabilità, come del resto quella dei ristoratori e dei baristi.
«Obiettivo generale, degli imprenditori, addetti ai lavori e della classe politica nella sua interezza – conclude il documento di Ristoworld Italy – è fornire le condizioni perché gli imprenditori seri possano continuare a lavorare nel rispetto della garanzia della salute, così come fatto fino ad oggi. Bloccare la crescita e le occasioni di lavoro è un suicidio di massa! Se il Governo continua su questa linea allora deve intervenire immediatamente con fondi di sostegno seri e concreti, immediati e congrui per sostenere i lavori e le famiglie di un comparto messo in ginocchio dalla crisi e dalle decisioni spesso prese da soggetti che di questo mestiere non conoscono neanche i rudimentali».
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