Attiva Misterbianco bussa per il “campo largo” ma il M5S «non apre a nessuno» Nel comizio dell'associazione, ribadite le parole d'ordine e il progetto per il futuro della città.
Discontinuità e campo largo. Le anticipa Anna Bonforte. Le ripete più volte Massimo La Piana. Sono le parole d’ordine per puntare al futuro. Per non essere lasciati soli. Per dare un’amministrazione a Misterbianco dopo l’esperienza del commissariamento. Dopo lo scioglimento per il rischio di infiltrazioni mafiose.
Le dicono in occasione del comizio dell’associazione Attiva Misterbianco. Nel quale, hanno parlato anche Igor Nastasi, Tino Mammana e Vito Fichera. Le dicono per immaginare un progetto, un disegno politico nuovo. Alla ricerca di una profezia che si autoavveri.
Discontinuità e campo largo. Discontinuità col passato prossimo. E con la vecchia amministrazione comunale. Campo largo per costruire una coalizione. Perché il «coraggio della debolezza» (Bonforte) fa avere la necessità dell’apporto e il consenso di tutti.
C’è l’appello alla società civile. «Quel mondo che si è speso con generosità durante la pandemia e – auspica la Piana – che possa scendere in campo una volta per tutta». “Linfa vitale” per rendere possibile il progetto.
Poi c’è il richiamo alle forze politiche. In primis al Movimento 5 Stelle. Partendo da quelle prove tecniche estive e l’iniziativa comune su Prg e consumo del suolo. Una «presenza indispensabile» nella coalizione, pur con le difficoltà delle relazioni tra gruppi, con gli «alti e bassi», con i distinguo. Ma con la necessità di un «ottimismo della volontà» da parte di tutti.
Secondo La Piana è necessario «fare in modo che il M5S non coltivi la tentazione di un magnifico autoisolamento». «Non ce lo possiamo permettere – spiega – perché la sfida è profonda. Non si tratta solo di costruire una nuova amministrazione, ma di aprire una nuova stagione e lasciarsi alle spalle un trasformismo malato, orientato sul ceto politico anziché sui cittadini».
Una sfida che richiede responsabilità. Ma anche tattica politica. «C’è un contesto – ricorda La Piana – che vede una legge elettorale per eleggere il sindaco col trascinamento delle liste e la soglia del 40% per l’elezione al primo turno, fatta alla Regione siciliana proprio per limitare l’accesso al ballottaggio del M5S».
Insomma, occorre superare le resistenze, aprirsi e mettersi in discussione.
Ma proprio sulle aperture, e durante il comizio, arriva quello che ha tutto l’aspetto di un segnale da parte del M5S di Misterbianco. Arriva sotto forma di un post sulla propria pagina Facebook. Arriva con le parole, parafrasate, scritte da Minellono-Del Prete (e musica di Toto Cutugno) per un brano cantato da Adriano Celentano: «È inutile bussare qui: non ti aprirà nessuno…». (Le parole originali erano: «È inutile suonare qui non vi aprirà nessuno»).
Il titolo era “Soli”. E se non è un programma politico, ci somiglia molto.
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