Pasqua 2021, il Poggio Croce e il rispetto dei luoghi della memoria. Iniziativa del C.S. “Bachelet”
Il rispetto dei luoghi della memoria e la rinascita della comunità. È stato l’argomento attorno al quale si è svolta la manifestazione “Pasqua a Poggio Croce”. L’iniziativa promossa dal Centro Studi Bachelet in uno dei luoghi deputati della memoria misterbianchese: il Poggio Croce, con la sua storica stele e il suo giardino pubblico.
Il presidente e la memoria
Ha introdotto Salvatore Saglimbene, presidente del C.S.Bachelet, sul tema “Memoria e identità”. «Le ricorrenze sono date vuote senza il corredo simbolico che tiene viva la memoria» ha esordito. «La nostra storia comincia dal Poggio Croce – ha proseguito, ricordando il trasferimento della stele dal monte Crucilla all’odierna sede, quando il popolo misterbianchese fuggiva incalzato dalla lava dell’eruzione del 1669 che aveva distrutto il vecchio abitato – così la nuova Misterbianco iniziava nel nome di Gesù Cristo. Dall’alto del Poggio, la Croce guardava, e guarda, e protegge tutto il paese. Da qui partivano le prime strade e nascevano i primi quartieri; poi, il palazzo ducale, i Quattro Canti e la Chiesa Madre».
Il commissario e la villa “deturpata”
Era presente anche il commissario straordinario al Comune di Misterbianco Salvatore Caccamo. Il quale, nel suo intervento, ha auspicato che “chi nell’immediato futuro amministrerà la comunità, possa valorizzare i siti della memoria e tutto ciò che riguarda la storia di Misterbianco e non deturparlo».
Il viceprefetto ha riservato una stoccata finale a chi ha permesso la modifica subita dalla villa comunale nella sua parte a sud. «Non posso non evidenziare – ha sottolineato – che una parte di questa meravigliosa villa è stata sacrificata per interessi che non hanno niente a che vedere con i cittadini misterbianchesi. E comunque nei percorsi di legalità, che in questi giorni molti stanno professando e dichiarando, spero che si tenga conto anche di questo momento, perché i siti vanno tutelati e non vanno deturpati».
L’evento
L’evento è stato presentato e coordinato da Anastasia Paternò. La manifestazione è stata poi arricchita dalle letture di Nadia Trovato, accompagnata da brani musicali della violinista Eleonora Urzì e con le riflessioni finali e la benedizione di padre Andrea Pellegrino, della parrocchia Santa Maria delle Grazie.
La storia
La stele in pietra lavica del Poggio Croce culmina il punto più alto del centro storico misterbianchese, l’odierno Poggio Croce. Dove venne collocata dai Misterbianchesi che la salvarono dalla distruzione dell’antico paese Monasterio Albo, subita a causa dell’eruzione del marzo 1669. Essa testimonia la continuità della popolazione che non si arrese neppure di fronte a quel tragico evento.
Nel mese di maggio 2018 la stele venne vandalizzata. Con il restauro, avvenuto nell’estate del 2020, è stata inserita un’epigrafe sulla base nord del monumento “Oltre il vandalismo… la determinazione, l’amore e la tenacia dei Misterbianchesi”.
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