Mercato settimanale, quel diritto negato al secondo posteggio Appello di un operatore commerciale ambulante alla commissione straordinaria
Un’intesa di quasi nove anni fa, un chiarimento arrivato a gennaio, un regolamento che viene modificato. E un diritto che viene negato. Sono gli ingredienti di una delle solite storie di ordinaria (e mala) burocrazia. Che già appaiono deplorevoli quando avvengono all’interno di enti e istituzioni pubbliche in normale gestione. Ma che diventano ancora più incomprensibili se capitano in un Comune in amministrazione straordinaria.
La segnalazione
La vicenda. Un operatore commerciale dei mercati settimanali misterbianchesi ci segnala quanto segue:
“Sono un operatore del mercato settimanale di Misterbianco,
scrivo alla vostra redazione perché attraverso essa si possa dare evidenza a una problematica che riguarda tanti di noi, cioè la possibilità di poter avere dal Comune la concessione per una seconda postazione di vendita che abbiamo già acquistato, o siamo in procinto di farlo, con atto notarile e subingresso.
>Fino ad oggi, nessuno degli ambulanti dei mercati di Misterbianco ha mai avuto il rilascio delle concessioni ad occupare in modo stabile le aree pubbliche del mercato. Questo ci penalizza molto, perché se vogliamo vendere l’attività dobbiamo farci rilasciare un certificato dal Comune che però vale solo tre mesi.
È da oltre un anno che ci stiamo battendo perché anche a Misterbianco possa valere la regola del doppio posto di proprietà dello stesso ambulante, regola già applicata regolarmente anche nei mercati di altri Comuni. Per questo motivo, accompagnati anche da nostri rappresentanti di categoria, abbiamo avuto diversi incontri con la Commissione straordinaria del Comune che ha chiesto subito dei chiarimenti anche alla Regione Siciliana.
Nel mese di gennaio di quest’anno, i chiarimenti sono arrivati e sono favorevoli alle nostre richieste: per mercati con un numero di postazioni fino a 100 si possono avere due posteggi. A Misterbianco, si potrebbero avere anche tre postazioni. Eppure dagli uffici comunali continuano a dirci che sarebbe addirittura inutile fare gli atti di passaggio di proprietà dal notaio se prima non si modifica il regolamento comunale sui mercati.
A questo punto, non riusciamo a comprendere che cosa impedisce di modificare il regolamento. Anche perché, se il secondo posto risulta non occupato, anche se lo abbiamo acquistato e avremmo il diritto di occuparlo, ogni 12 assenze non giustificate ce lo revocano. Perché, allora per una questione burocratica dobbiamo correre il rischio di perdere un diritto per il quale abbiamo anche investito dei soldi?
In altri Comuni, come Ramacca e Palagonia, per acquistare una seconda postazione non c’è bisogno di andare dal notaio ma basta comunicarlo al Comune, con scritture e marche da bollo. Perché a Misterbianco non vale quello che vale in tutta la Sicilia, anzi in tutta Italia?
Ci appelliamo rispettosamente alla Commissione straordinaria perché possa sbloccare questa situazione. Grazie dell’attenzione.”
Fin qui, la lettera del commerciante ambulante.
I riferimenti di legge
Abbiamo cercato i riferimenti di legge di cui ha fatto cenno. Abbiamo trovato la Circolare dell’Assessorato regionale delle Attività produttive del 29 dicembre 2020, n. 12, dal titolo “Commercio su aree pubbliche. Articolo 181, comma 4-bis, del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34”. Nel documento, già in premessa, si fa riferimento a un decreto assessoriale (n.3545/1.s) in cui si prende atto dell’Intesa del 5 luglio 2012 (di quasi nove anni fa!) sancita dalla Conferenza unificata ai sensi dell’articolo 8, comma 6 della legge 5 giugno 2003, n. 131, sui criteri da applicare con riferimento alla disciplina regionale vigente, per assegnare i posteggi su aree pubbliche.
Nell’allegato a tale Intesa, al punto 7 si legge: “Ai fini della tutela della concorrenza attraverso la pluralità e la differenziazione dell’offerta e al fine di evitare la costituzione di posizioni di tendenziale oligopolio, è stabilito un limite al numero dei posteggi complessivamente assegnabili ad un medesimo soggetto giuridico nell’ambito della medesima area mercatale. A tal fine, fatto salvo un congruo periodo transitorio relativamente ad eventuali situazioni già in atto, un medesimo soggetto giuridico non può essere titolare o possessore di più di due concessioni nell’ambito del medesimo settore merceologico alimentare e non alimentare nel caso di aree mercatali con un numero complessivo di posteggi inferiore o pari a cento ovvero tre concessioni nel caso di aree con numero di posteggi superiore a cento”.
Quindi, quanto citato dall’operatore economico risponde a realtà.
Ora, sappiamo che la Commissione straordinaria ha già messo mano a riordinare il settore delle concessioni su aree pubbliche con un Regolamento comunale per la somministrazione di alimenti. E sappiamo anche che altri sono itinere, come la stessa commissione ha sottolineano nella relazione per la richiesta di proroga.
Auspichiamo che tra questi ci sia proprio il regolamento per le concessioni nelle aree mercatali. Sarebbe un’ottima occasione per fare finalmente quello che non è stato fatto da decenni. E per sottrarre una materia delicata a quelle gestioni politiche che spesso ammiccano alle clientele. Verrebbe dato un senso ancora più compiuto all’azione dell’organo di gestione nei 24 mesi del commissariamento. Anche perché il tempo passa. Anche velocemente.
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