Servizio idrico, storia di un project financing da 4,5 milioni, di norme cambiate e contratti mai firmati Un'associazione di imprese avrebbe dovuto progettare e costruire un'infrastruttura per ottimizzare adduzione e distribuzione dell’acqua potabile

Un project financing da quattro milioni e mezzo di euro, cinque anni senza risposte, un contratto mai firmato tra un’associazione temporanea di imprese e il Comune di Misterbianco. Sono i principali elementi di una storia che viene raccontata dalla Telereading srl in una nota inviata alla stampa. Una storia che, nel frattempo, deve fare i conti con le normative che cambiano.

«Abbiamo atteso a lungo, ma adesso la pazienza è finita. Saremo costretti a tutelare i nostri interessi nelle sedi opportune». È il perentorio attacco della nota. Dove si lamenta che «non è ancora stato firmato il contratto tra il Comune di Misterbianco e l’Ati Telereading e Step in merito alla “Progettazione e costruzione di un’infrastruttura volta a ottimizzare le fasi di adduzione e distribuzione dell’acqua potabile”».

La vicenda

Si tratta di un project financing da quattro milioni e mezzo di euro che avrebbe dovuto cambiare la gestione del servizio idrico a Misterbianco. Un progetto che non ha mai visto la luce. «Tutto si è fermato al momento della stipula del contratto – sottolinea la nota – malgrado l’aggiudicazione definitiva dell’appalto e una fitta corrispondenza intercorsa in questi anni con l’amministrazione comunale misterbianchese. Un rapporto che si è bruscamente interrotto, e adesso Telereading dichiara di avere subito un danno di oltre tre milioni di euro».

«Abbiamo scritto anche alla gestione commissariale senza avere esito, sebbene il progetto rivesta un’importanza centrale per il servizio idrico del Comune di Misterbianco», spiega Giuseppe Mammana, direttore generale di Telereading srl. La vicenda comincia nel 2015, quando viene pubblicata la gara che prevede la sostituzione dei contatori dell’acqua su tutto il territorio di Misterbianco. Assieme a ciò, la manutenzione della rete idrica e l’investimento in tecnologie di risparmio energetico, oltre che la ricerca, la mappatura e la riparazione delle perdite nella rete e la sistemazione di 50 fontanelle su tutto il Comune.

A giugno 2016 l’appalto viene aggiudicato all’Ati. Da quel momento in poi si susseguono una serie di incontri, in municipio, per la definizione del contratto e della convenzione. A maggio 2019, però, sono cessati i riscontri da parte dell’ente comunale. E ai solleciti non sono più state date risposte. Anche l’ultima lettera, firmata dall’avvocato Martina Giovanna Scaletta il 25 maggio 2021, è rimasta senza repliche: al suo interno veniva richiesta per l’ennesima volta la stipula del contratto o, comunque, che il Comune comunicasse le proprie intenzioni sull’appalto. Nella stessa lettera si quantifica in oltre tre milioni e 300mila euro il danno arrecato dall’indeterminatezza di indirizzo da parte del Comune di Misterbianco.

«Non ci sfuggono le difficoltà vissute dall’amministrazione di Misterbianco negli ultimi anni – conclude Mammana – Ma questo non può tradursi in un danno di tale entità per un privato regolarmente vincitore di una gara d’appalto. Se continueremo a non ricevere alcuna risposta in merito a una gara aggiudicata nel 2016 e mai partita, saremo costretti ad adire le vie legali».

Perché tutto si è fermato

Fin qui la nota e la storia riportata dall’azienda. Da informazioni assunte, Misterbianco 3.0 ha saputo che tanto l’amministrazione commissariale quanto quella precedente non hanno potuto procedere alla firma del contratto proprio perché la normativa per la gestione dei servizi idrici nel frattempo è cambiata. Tutta la gestione transita ai consorzi d’ambito, che hanno lo scopo di organizzare il servizio idrico integrato nell’ambito del territorio. Per l’area metropolitana di Catania, c’è l’Ati (Assemblee territoriali idriche) istituita nel 2015, che si sta occupando del processo di riforma del servizio idrico integrato etneo.

Rosario Nastasi
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Rosario Nastasi

Nasce a Misterbianco nel secolo scorso ma sfiderebbe volentieri Capitan Uncino. Si forma al Classico ma subisce il fascino delle Scienze: Biologia a Catania; Comunicazione a Cassino (Fr). Pubblicista dal 1992, è passato dalla carta stampata, alla Tv, alla radio, al web. Rugbista da giovane ma ora si logora le rotule al calcetto. C'è vita senza contraddizioni?

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