“Assalto alla giunta/diligenza”, zitelli-western in salsa misterbianchese Diatriba sul posto di assessore interna alla lista "Insieme per Misterbianco". Come finirà?
Se fosse un film sarebbe uno spaghetti-western. Anzi uno “zitelli-western”. Giusto per mettere insieme formati di pasta e sponsor politici. Non si tratta però di richiami ai classici della tradizione hollywoodiana che raccontavano l’epopea della frontiera americana, con inseguimenti spesso cruenti e grandi performance di attori e stuntman.
Si tratta invece della diatriba che coinvolge la giunta municipale in formazione e i candidati più votati della lista “Insieme per Misterbianco”. Che avrebbe dovuto chiamarsi “Diventerà bellissima”, con tanto di imprimatur delle stesso presidente Musumeci e sponsor locale il deputato belpassese Giuseppe Zitelli. E che però nonostante le buone prestazioni di alcuni candidati non è arrivata nemmeno a superare la quota di sbarramento del 5 per cento. Cioè: nessun rappresentante in consiglio comunale.
Si tratta, dunque, di altri grandi classici. Cioè, di ciò che spesso succede al termine di tante elezioni amministrative. Dove i posti non sono sulla polverosa carrozza trainata dai cavalli, ma nella giunta municipale. I viaggiatori non sono madamine e giocatori di poker, ma gli assessori designati. Gli inseguitori non sono comanche o avventurieri messicani, ma i candidati che hanno racimolato gruzzoli di voti e che aspirano a una “automatica” promozione di viaggiatore/assessore.
Nel caso in questione, di posti ambiti ce ne sarebbe uno: quello occupato dall’assessore Giuseppe “Pippo” Bongiovanni. Già designato in prima battuta, e vergato sul programma, dall’allora candidato sindaco e ora primo cittadino Marco Corsaro, in quota alla lista di Musumeci-Razza-Zitelli.
A “inseguire la diligenza” sarebbero in tre: Giovanni Vinciguerra, già assessore nella giunta Caruso nel 2006 e padre della candidata Erika, prima arrivata nella lista e al 5° posto della classifica generale dei candidati votati con ben 379 voti; Riccardo La Spina, citato nella relazione per lo scioglimento ma dichiarato candidabile dal tribunale civile, secondo arrivato nella lista e che vanta l’8° posto in classifica generale con 363 voti; Dino Marino, il “Lord Brummel” della politica misterbianchese, che si è piazzato al 13° posto con 287 voti.
Gli ultimi due, nella scorsa legislatura, sedevano tra i banchi della maggioranza. Tutti e tre rivendicano di aver comunque portato i voti necessari perché Corsaro potesse arrivare e superare la quota fatidica del 40 per cento e diventare così sindaco di Misterbianco.
Come andrà a finire? Mettiamoci comodi in poltrona – anche senza popcorn – e lo vedremo. Buona visione!
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