Sindacati, il misterbianchese Alfio Giulio confermato alla guida della Fnp Cisl Sicilia Al centro della sua relazione i temi della povertà, cresciuta a causa della pandemia, che ha isolato gli ultimi
È il misterbianchese Alfio Giulio il segretario generale della Fnp Cisl Sicilia, il sindacato dei pensionati della Cisl. È stato confermato al termine dei lavori del congresso che si è svolto nella sede dell’hotel NH di Palermo, alla presenza di Sebastiano Cappuccio, segretario generale Cisl Sicilia, e di Mimmo Di Matteo, segretario nazionale Fnp Cisl. Giulio, sindacalista di lungo corso, è dal 2013 alla guida della Federazione Pensionati della Cisl. Nella sua segreteria confermata Francesca Lo Monte.
Al centro della sua relazione i temi della povertà cresciuta a causa della pandemia che «ha isolato ancora di più gli ultimi mettendoli ai margini della società». «Davanti a queste emergenze, sanitaria, sociale, culturale, economica, si è accentuato un deficit di politica, coloro cioè che dovrebbero essere i rappresentanti del popolo non si impegnano fattivamente per la promozione del bene comune, specie per quanto riguarda i meno abbienti, gli emarginati, i giovani, le donne e tutti gli ‘invisibili’ della nostra società. Occorre, allora, riabilitare la politica, poiché solo con un interlocutore serio e responsabile si potranno rispettare gli impegni che un sindacato come la Fnp porta avanti, in favore dei lavoratori e delle lavoratrici, delle pensionate e dei pensionati, di tutti i cittadini più fragili e svantaggiati».
Sull’emergenza sanitaria ha aggiunto Giulio, “A fronte delle debolezze del sistema sanitario e assistenziale che la pandemia ha messo in luce, rimane il fatto che in Sicilia è sempre più urgente la definizione di un piano socio-sanitario articolato e ben organizzato, invocato da tempo dal sindacato, che preveda il rilancio della sanità pubblica e rafforzi la medicina del territorio, per superare anche la drammatica situazione delle lunghissime liste d’attesa e del continuo caos nei pronto soccorso siciliani”.
Sul Terzo settore, Giulio ha aggiunto «Riteniamo indispensabile e inderogabile attuare la riforma dei distretti socio – sanitari per renderli più efficaci rispetto alle condizioni sociali attuali». Il segretario Fnp Cisl ha aggiunto “la crisi pandemica ha reso ancor più drammatica la situazione per chi è in condizione di non autosufficienza, che riguarda non soltanto gli anziani, ma anche persone di ogni età, con patologie diverse e ha peraltro, fatto emergere altre criticità, ovvero che un certo numero delle strutture come le Rsa e case di cura, anche per la mancanza di controlli, erano più simili a dei lager, con anziani spesso ridotti in una condizione di totale abbandono fisico e psicologico. Per noi è civilmente e moralmente inaccettabile! Così, Cgil Cisl Uil, e le Federazioni Regionali dei Pensionati Spi, Fnp e Uilp hanno chiesto e ottenuto un confronto immediato con gli assessori regionali alla Salute e alla Famiglia, alle Politiche Sociali e al Lavoro e al Presidente dell’Anci Sicilia, per confrontarsi sulla situazione e su proposte concrete, quali un’operazione di censimento, una messa a punto di strumenti di verifica e prevenzione delle condizioni delle strutture, al fine di trovare insieme strategie e misure da adottare per proteggere la vita e la salute sia degli anziani ospiti nelle strutture residenziali sia dei lavoratori e delle lavoratrici che vi prestano servizio. Il confronto è stato fruttuoso e ha prodotto un vademecum per la prevenzione dall’epidemia da Covid-19 dei soggetti fragili assistiti in queste strutture” .
Giulio ha concluso: “L’anziano deve essere messo al centro di adeguate politiche sanitarie sociali che devono partire dalla valorizzazione della Persona della dignità umana, che spesso invece con cure e assistenza inadeguate vengono calpestate”.
Per il segretario generale Cisl Sicilia Sebastiano Cappuccio. “Il momento che stiamo vivendo è così tanto emergenziale che riteniamo debba essere affrontato con interventi straordinari attraverso un confronto continuo istituzioni-parti sociali su politiche sanitarie e sociali che davvero siano in grado di dare risposte a chi ha più bisogno. Perché in Sicilia il disagio sociale ed economico è cresciuto e la povertà dilaga per questo occorrano buon senso e responsabilità da parte di tutti. Questa deve essere la stagione del dialogo e del confronto, perché la Sicilia bisogna ricostruirla e farla ripartire insieme. Da tempo chiediamo al governo regionale di riprendere il confronto sulla Pubblica Amministrazione, sulla sanità, sulla sicurezza, sulle infrastrutture, sul welfare, sulla coesione sociale e sulle politiche attive sul lavoro, sui servizi e tanto altro e su tutto questo abbiamo presentato all’esecutivo regionale le nostre proposte, che andrebbero condivise e contenute in un patto di rilancio per la Regione, che sia sottoscritto da istituzioni, parti sociali e imprese”.
A concludere i lavori è stato il segretario Fnp nazionale Mimmo Di Matteo. «Prosegue il tavolo nazionale per riformare il sistema pensionistico che vede impegnata la Cisl – ha detto – stiamo approfondendo gli aspetti relativi all’introduzione di una pensione contributiva di garanzia per i giovani, un meccanismo di integrazione dell’assegno pensionistico per le persone che, pur avendo versato vari anni di contributi, riceveranno una pensione di importo molto basso a causa di lavori precari e non adeguatamente retribuiti. e per chi ha iniziato a lavorare dal 1996 che, rientrando completamente nel sistema contributivo, oggi non ha diritto ad alcuna integrazione sull’importo della pensione. Punto centrale sono anche pensioni per le donne spesso penalizzate. Rivendichiamo anche l’ampliamento della platea dei pensionati a cui erogare la 14’ mensilità per incrementare il reddito di coloro che fruiscono di pensioni insufficienti a sostenere l’aumento quotidiano del costo della vita. Sono tanti gli aspetti di cui stiamo discutendo per migliorare tutto il sistema, insieme alla Confederazione poi continua la battaglia per la non autosufficienza serve un meccanismo che indirizzi al meglio le risorse laddove ci sono maggiori necessità».
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