Pene leggere o pecuniarie da scontare con lavori di pubblica utilità: approvata convenzione per tre anni Previsti impieghi per manutenzione e cura delle opere e del verde pubblici e pulizia degli edifici comunali

Scontare pene leggere con prestazioni di pubblica utilità? Sarà possibile anche nel Comune di Misterbianco. La giunta municipale guidata dal sindaco Marco Corsaro ha appena approvato lo schema di convenzione della durata di tre anni. Grazie a ciò, il Comune di Misterbianco potrà impiegare tre soggetti che hanno riportato condanne per reati sanzionati con la sola pena pecuniaria, o con pena detentiva non superiore a quattro anni, per svolgere lavori di pubblica utilità.

Lo prevede peraltro la Legge 67/2014 (“Deleghe al Governo in materia di pene detentive non carcerarie e di riforma del sistema sanzionatorio”) che ha introdotto la sospensione del procedimento.

I soggetti con tali condanne saranno impegnati nel servizio di vigilanza, custodia e manutenzione delle opere pubbliche, nel servizio di cura e manutenzione del verde pubblico e nel servizio di pulizia degli edifici comunali. A carico del Comune ci sarà il costo dell’assicurazione per i rischi derivanti dallo svolgimento dell’attività, oltre alla responsabilità civile e il controllo della prestazione eseguita.

La convenzione sarà stipulata con l’Ufficio di esecuzione penale esterna del ministero della Giustizia. Tra gli obiettivi: promuovere la conoscenza e lo sviluppo delle attività di “riparazione” a favore della collettività; favorire la costituzione di una rete di risorse accogliendo i soggetti ammessi alla misura alternativa che hanno aderito ad un progetto che promuova iniziative di sensibilizzazione nei confronti della comunità; reinserimento dei soggetti.

«Si tratta di un segnale importante che ha voluto dare l’amministrazione comunale in piena collaborazione con le istituzioni – hanno detto il sindaco Corsaro e l’assessore alle Politiche sociali Marina Virgillito – verso soggetti colpiti da provvedimenti sanzionatori che presteranno la loro opera, incarnando così il principio rieducativo della pena previsto dalla nostra Costituzione».

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Redazione

La Redazione di Misterbianco 3.0

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