Mercato settimanale, oggi controlli della  Guardia di Finanza di Catania contro l’evasione fiscale Accertate violazioni in materia di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi in alcuni venditori ambulanti alimentari.

Sanzioni per importi da 1000 a 4000 euro, violazioni dell’obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi. Sono il risultato dei controlli che stamattina personale in borghese della Guardia di Finanza ha svolto nel settore alimentare del mercato settimanale del sabato, in piazza Pertini e via Ghandi.

Sono stati effettuati controlli con la lettura del Qr code per verificare, ad esempio, se il registratore telematico è attivo ma associato a un’altra partita Iva, o se è disattivato o fuori servizio ma effettivamente utilizzato in un esercizio commerciale, oppure se utilizzato nonostante siano scaduti i termini per la verificazione biennale.

Gli ambulanti risultati inadempienti al controllo della GdF riceveranno la sanzione da pagare direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Gli importi vanno da 1000 a 4000 mila euro come previsto dal D.lgs 127/2015

Sabato scorso, le Fiamme gialle avevano svolto analoghi controlli al mercato settimanale di Sant’Agata Li Battiati.

L’obbligo di scontrino elettronico

Il nuovo obbligo di scontrino elettronico previsto dall’articolo 17 del DL 119/2018 è stato esteso a tutte le attività di commercio al minuto e assimilate, anche per gli ambulanti (l’adempimento era già scattato dal 1° luglio 2019 per i soggetti con volume d’affari superiore a 400mila euro).

Il riferimento normativo è l’articolo 22 del DPR 633/1972, che al comma 1, numero 4, comprende le prestazioni di servizi rese nell’esercizio di imprese in locali aperti al pubblico, in forma ambulante o nell’abitazione dei clienti

La   Guardia di Finanza ha aggiornato, con circolare, le precedenti istruzioni ai propri reparti  per effettuare le verifiche sulle mancate memorizzazioni e trasmissioni di corrispettivi telematici, ma anche su alterazioni o manomissioni del registratore.

Mediante nuove banche dati e nuovi  applicativi come  “Fatture e corrispettivi” e “@-fattura” è possibile individuare gli indici di irregolarità, quali, ad esempio:

  • la mancata trasmissione dei corrispettivi giornalieri nei termini previsti
  • l’esistenza di divergenze tra il fatturato passivo, rilevabile dai dati degli acquisti certificati con fatture elettroniche, e l’ammontare dei corrispettivi memorizzati e trasmessi
  • il numero limitato di documenti commerciali emessi rispetto all’afflusso ordinario della clientela
  • l’applicazione di aliquote Iva non coerenti con l’attività economica
  • l’elevato numero di operazioni di «annullo» e «reso merce», che potrebbero far presumere l’abbattimento degli incassi effettivi
  • l’assenza o l’importo esiguo di pagamenti in contante rispetto a quelli con pagamenti tracciabili.
Sanzioni per gli inadempienti

Le sanzioni per i venditori ambulanti e in genere per tutti coloro che non adempiono a quanto previsto dalla legge sono molto pesanti.

Chi non si adegua alla nuova normativa in tema di scontrini elettronici dovrà pagare una sanzione pari al 100% dell’imposta all’importo non documentato, con un minimo di 500 euro.

Coloro che nell’arco di 5 anni violassero per quattro volte le disposizioni si vedranno sospendere la licenza. Si può ben comprendere che la via dell’adeguamento è quella da percorrere senza ombra di dubbio, considerato che la spesa per mettersi in regola è comunque molto limitata.

Accedendo infatti al sito dell’Agenzia delle Entrate è possibile consultare un utile documento, che fornisce in modo chiaro e semplice tutte le informazioni del caso.

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Redazione

La Redazione di Misterbianco 3.0

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