Rifiuti, il consiglio comunale approva la riduzione della TARI 2022 e il PEF Servizio Rifiuti Ha votato a favore la maggioranza, si è astenuta l'opposizione
Bollette TARI 2022 (la tariffa per la raccolta dei rifiuti) mediamente più basse del 3,4 per cento. È il risultato dell’approvazione del PEF – Piano economico finanziario del servizio integrato di gestione dei rifiuti e le nuove tariffe della Tari 2022.
Il voto è arrivato nella seduta straordinaria del consiglio comunale del 31 maggio scorso. Una decisione presa in extremis, in quanto la SRR (la Società di gestione rifiuti dell’Area metropolitana di Catania) ha fatto arrivare a Misterbianco la documentazione da approvare a ridosso della scadenza, cioè appena il 30 maggio.
In pratica, si è trattato di una presa d’atto del PEF servizio dei rifiuti sia del piano tariffario TARI. Da approvare senza indugio, pena la vanificazione del lavoro fatto dagli uffici e avere una riduzione fino al 5 per cento. Ha votato a favore la maggioranza consiliare dei gruppi che sostengono l’amministrazione Corsaro. Si è astenuta l’opposizione.
«Grazie al voto della maggioranza – scrivono in una nota i partiti della colazione che ha vinto le elezioni 2021 – il consiglio comunale di Misterbianco ha approvato la riduzione della tariffa Tari, un risultato non scontato che va nell’interesse di tutti i misterbianchesi!»
«Nello specifico – sottolinea la nota – i consiglieri hanno approvato il Pef – Piano economico finanziario – e le nuove tariffe della Tari 2022. In media, le bollette di tutti noi registreranno una riduzione media del 3,4 %. Ciò significa risparmio per i cittadini e un bel segnale in un momento che ci vede tutti impegnati a far crescere la qualità del servizio e, dunque, avere una città più bella, sostenibile e pulita».
Con il lavoro e la determinazione di tutti, raggiungiamo ogni giorno risultati per il bene dei nostri concittadini. Ringraziamo, inoltre, i funzionari Coco e Marchese per il prezioso contributo che costantemente mettono a disposizione del Consiglio e di tutta la cittadinanza».
Per il consigliere comunale di minoranza Matteo Marchese (Sicilia Futura) «il voto di astensione è stato dettato da una considerazione: gli atti da votare erano due ma il voto era unico. Fatto salva la diminuzione della tariffa dovuta all’azione delle amministrazioni passate e dal lavoro degli uffici che hanno permesso la riduzione, ciò che non ci ha convinto è stato il secondo punto della questione, cioè il Piano rifiuti».
«I nostri dubbi – spiega Marchese – derivano dal fatto che ci è stato sottoposto un piano senza un’analisi dei costi. Piano che temiamo, con la riforma dei rifiuti, sarà ancora più antieconomico per l’azienda che già impiega personale e mezzi in più. Cioè, non vorremmo che, alla fine, a pagare saranno i cittadini.
«Quindi – conclude il consigliere di Sicilia Futura – si trattava di due atti distinti che non si possono scorporare: sulla riduzione tariffaria non si poteva dire “No”, mentre sul PEF che non ci ha convinto non potevano dire “Sì”, così ci siamo astenuti permettendo all’atto comunque di passare».
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